22 km a nuoto in 6 ore, dalla Tonnara del Secco alla Tonnara Magazzinazzi di Alcamo Marina, l’impresa di cinque nuotatori alcamesi
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Una vera e propria impresa quella compiuta da 5 nuotatori alcamesi che ieri hanno affrontato il mare del Golfo di Castellammare dalla tonnara del Secco di San Vito Lo Capo fino alla Tonnara in Battigia ad Alcamo Marina, passando per la Tonnara di Scopello e da quella di Magazzinazzi. Si tratta di Giuseppe Ponzio, Alessio Ferro, Edoardo Provenzano, Antonio Maltese e Aldo Terzo, nuotatori esperti che hanno già affrontato diverse imprese simili in Sicilia e non solo.
“La vigilia è stata vissuta con un po’ di ansia in quanto il forte vento di scirocco poteva compromettere questa avventura” – affermano i nuotatori ad Alqamah.it.
Così, una volta studiato il bollettino nautico, sono partiti per la “traversata delle tre tonnare”, cioè dalla tonnara del Secco di San Vito Lo Capo, che si trova un po’ riparata dai venti provenienti da sud e, scansando numerose meduse, hanno inizialmente, per circa 3 km, costeggiato la meravigliosa riserva naturale dello Zingaro passando poi al largo della Tonnara di Scopello per poi puntare (quando è cambiato il vento) in direzione della Tonnara Magazzinazzi di Alcamo Marina e poi verso quella vicina in Battigia.
“La foschia – sottolineano i nuotatori ad Alqamah.it – non permetteva di individuare con precisione il punto d’arrivo e quindi la traiettoria non poteva seguire la linea retta. Una volta superata la zona denominata ‘ntesta la porta di Castellammare, ci è apparsa subito la lunghissima spiaggia dorata di Castellammare del Golfo e di Alcamo Marina che ci ha fatto sentire “un po’ a casa”, anche se restavano ancora circa 3 ore di nuoto”.
Lo spirito di gruppo, l’amicizia e l’esperienza dei ragazzi hanno permesso di superare alcuni momenti critici dovuti al movimento del mare, alla stanchezza fisica e mentale.
I nuotatori non sono nuovi ad esperienze simili e ancora una volta fondamentale è stato il supporto di Elia Terzo e Giuseppe Grimaudo che dalla barca d’appoggio hanno “alimentato” i nuotatori con proteine e carboidrati facilmente digeribili.
Dopo circa 22 km e 6 ore di nuoto i ragazzi (e i meno giovani) sono arrivati alla tonnara di Alcamo Marina dove erano riuniti i parenti e amici che li aspettavano per festeggiare.