Il fondatore e presidente di Libera: “abbandonare le persone che soffrono è uno dei più efferati crimini che l’uomo più compiere”
La situazione paradossale della Sea Watch, ancora davanti Lampedusa senza possibilità dio scendere, sta scuotendo gli animi di chi rimane ancora sinceramente solidale in questo paese. Tra loro, il presidente e fondatore di Libera Don Ciotti ha chiesto lo sbarco dei migranti scrivendo: “Stiamo andando alla deriva. Abbandonare persone fragili e sofferenti è uno dei peggior crimini che un essere umano possa commettere. Noi siamo con il capitano Carola, siamo dalla sua parte perché Carola con il suo coraggio e la sua umanità incarna le leggi del cuore e della coscienza e non accetta di piegarsi alle leggi del potere e dell’arbitrio, leggi che stanno mandando alla deriva un intero continente che è stato culla di civiltà: L’Europa”.
“È necessario metterci nei panni degli altri, di chi soffre perché non possiamo permetterci il naufragio delle coscienze. Facciamoli scendere, si sta giocando una partita di civiltà – ammonisce – Si, civiltà. Perché quando viene meno il dovere di soccorso, un dovere che nasce dall’empatia fra gli esseri umani, dal riconoscerci gli uni e gli altri soggetti a un destino comune, viene meno il fondamento stesso della civiltà”.