Blocco di beni ai Morace (VIDEO)

La Dia sequestra 10 milioni di euro, sullo sfondo l’indagine “Mare Monstrum”

L’indagine sulla cosiddetta “tangentopoli del mare” in Sicilia, ha portato ad un sequestro di beni per 10 milioni di euro , decido dal Tribunale delle misure di prevenzione di Palermo, ai danni di quello che una volta era il”re” del trasporto veloce marittimo, l’armatore Vittorio Morace, napoletano di origine, da moltissimi anni trapiantato a Trapani dove è stato il patron della Squadra di calcio con lui arrivata per la prima volta alla serie B. Il sequestro dei beni è  stato deciso nella forma preventiva dai giudici, in attesa dell’avvio del procedimento fissato per il 12 settembre, su richiesta congiunta del Procuratore della Repubblica di Palermo, Franco Lo Voi,  e del Direttore della DIA, generale Governale. Colpita la compagnia di navigazione “LIBERTY LINES S.p.A” (già USTICA LINES s.p.a), con sede a Trapani. Il sequestro di beni è stato eseguito dalla Sezione Operativa della DIA di Trapani. Il provvedimento è diretta conseguenza del troncone palermitano dell’ indagine dei Carabinieri denominata “Mare Monstrum” che vede indagati con  Vittorio ed Ettore Mora e, padre e figlio, anche l’ex governatore siciliano Crocetta e l’ex sottosegretario Vicari nonché il politico più vicino a Morace, l’ex sindaco di Trapani ed ex deputato regionale Girolamo Fazio. Il sequestro scaturisce dal giro di mazzette che avrebbe garantito a Morace di attingere senza difficoltà ai contributi regionali per la navigazione con aliscafi tra la Sicilia e le isole minori. Dieci milioni i soldi intascati grazie alla disponibilità di una dirigente regionale, Salvina Severino, ricambiata dall’assunzione della figlia presso la Liberty Lines, ma “tradita” nei rapporti con Morace dai diari del marito, un carabiniere, che sono stati sequestrati e dove passo passo sono appuntati dati e orari degli incontri e oggetto degli stessi, la corruzione raccontata in diretta. Il provvedimento ha fatto scattare i sigilli a beni quasi tutti riconducibili a Vittorio Morace, oramai da un paio di anni riparato con la famiglia in Spagna: quote della Liberty per cinque milioni e mezzo di euro, conti correnti per due milioni e 300 mila euro, immobili per due milioni e 400 mila euro. A Ettore Morace sono state sequestrate quote della Liberty lines per 175 mila euro. Il sequestro colpisce la società di navigazione già sottoposta a commissariamento giudiziale quando vennero fuori i tentativi dei Morace di proseguire nel controllo e addirittura pilotarne la vendita, commissario fu nominato l’avvocato Marco Montalbano, adesso confermato amministratore giudiziario anche dai giudici delle misure di prevenzione.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.