Antonino Lombardo a Zurigo ha partecipato al “Ironman 2019”, la gara più dura per il triathlon
Il lato sportivo ha sicuramente la sua importanza, ma la storia di Antonino Lombardo va ben oltre, per poi rituffarsi nello sport come valore e ambiente di formazione.
“Ironman”, a questa parola Antonino sorride, mettendo in evidenza l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto. Un bambino, un ragazzo, ora un uomo legato allo sport, sicuramente come dice lui stesso, perché è salute, ma non si limita a questo, infatti è anche adrenalina e strumento per scaricare le tensioni, ma il clou, l’elemento principale è la passione, che come dice lui stesso, porta a fare sacrifici, come “alzarsi alle 5 del mattino, allenarsi, tornare a casa, fare colazione correre al lavoro”, quindi utilizzare gli istanti di “libertà” per perfezionare l’allenamento. Tutto questo in particolare per il Triathlon (Nuoto, ciclismo e corsa), una disciplina davvero impegnativa e per questo la partecipazione, in quel di Zurigo, al “Ironman 2019”, la più impegnativa, perché della specialità esistono diverse “intensità”, questa a Zurigo la più dura. Un sacrificio che sarebbe impossibile se non supportato anche dalla famiglia, ma il “gioco” è facile, infatti una famiglia che è impregnata di sport, basti pensare che, come ci ha detto Antonino Lombardo, non nascondendo il sentimento di orgoglio, il figlio, che pratica nuoto e triathlon, quest’anno ha vinto il titolo italiano di Aquathlon (Nuoto e corsa) e si è piazzato secondo nella gara di Triathlon. Ma per il resto sentiamo dalla sua voce, protagonista della nostra intervista sull’argomento.