Ladro si, gentiluomo no (VIDEO)

La Squadra Mobile ha arrestato l’autore della maxi rapina da 1 milione di euro messa a segno a gennaio a casa di una nota coppia di medici trapanesi

La Squadra Mobile ha arrestato l’autore della maxi rapina da 1 milione di euro messa a segno a gennaio a casa di una nota coppia di medici trapanesi. Il suo mito è Arsenio Lupin, anche se visto quanto di solito di brutto accadeva alle proprie vittime non può certo definirsi un ladro gentiluomo, ladro si, gentiluomo poco o niente. Specialista nei furti, abile nel maneggiare arnesi da scasso, e violare qualsiasi caveau o cassaforte, ha continuato a fare il ladro riuscendo a sottrarsi alla detenzione domiciliare cui era sottoposto, con evasioni per lo più “notturne”. Doveva trovarsi in carcere a scontare 20 anni di carcere, un cumulo di pena conseguente a numerose condanne per reati contro il patrimonio. E invece grazie ad un certificazione medica stava scontando la condanna tra le mura della sua casa popolare, continuando a rubare. Francesco Paolo Cammareri, pluripregiudicato di Erice di 41 anni, si trovava sottoposto alla detenzione domiciliare per una certificata malattia agli occhi, che gli ha fatto evitare di stare in carcere, insomma non ci vedeva bene e invece la ricostruzione dell’ultima delle sue rapine fatta dalla Squadra Mobile di Trapani, ha dimostrato tutto il contrario. Cammareri ci vede benissimo e sa muoversi anche al buio, ed è stato riconosciuto dal pool antirapina della Squadra Mobile diretto dal commissario Avvento, autore di un colpo da un milione di euro, 20 mila euro in banconote, preziosi, monili, una collezione di orologi, di enorme valore, messo a segno nel gennaio scorso nella villa di una anziana coppia di medici benestanti di Trapani. Cammareri adesso è stato arrestato. A ordinare l’arresto è stato il gip del Tribunale di Trapani Piero Grillo ha accolto la richiesta firmata dalla pubblico ministero Sara Morri. Per Polizia e Procura, Cammareri, assieme ad altri due complici per ora rimasti ignoti, ha messo a punto la rapina durante la quale i due medici, marito e moglie, sorpresi nel cuore della notte mentre stavano dormendo, sono stati minacciati con una pistola, legati e narcotizzati. Ad incastrare Cammareri un errore clamoroso, durante la rapina si è lasciata cadere dalla bocca una sigaretta che nemmeno si era acceso. Incastrato dal Dna. I poliziotti sono riusciti a comparare quello sulla sigaretta con quello “carpito” durante una convocazione in Questura.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.