SAN VITO LO CAPO. Il sindaco Giuseppe Peraino, assieme all’amministrazione comunale, ha ricevuto martedì pomeriggio, a Palazzo Municipale, una delegazione del neo comitato “#No Marine Resort” che ha presentato i suoi obiettivi a salvaguardia del litorale sanvitese soffermandosi sulla vicenda “Marina Bay”.
Il sindaco Peraino, come già annunciato un mese fa con una nota ufficiale e spiegato in un video messaggio pubblicato su Facebook, ha ribadito che il progetto non esiste più e non è, quindi, più oggetto di discussione. A seguito della motivata contrarietà espressa dall’amministrazione comunale, infatti, la società “Marina Bay” ha reso nota la volontà di presentare una bozza di master plan progettuale e urbanistico che tenga conto delle osservazioni avanzate, prima fra tutte quella della salvaguardia del litorale da qualsiasi intervento che preveda la cementificazione su spiagge.
Il sindaco ha anche confermato la disponibilità ad informare circa l’evoluzione della situazione tutte le realtà, compreso “#NoMarineResort, che si sono dimostrate interessate e, ovviamente, di condividere con la cittadinanza e con gli attori sociali che operano nel comprensorio.
“L’incontro con la delegazione del comitato “#NoMarine Resort- ha dichiarato il primo cittadino- è stata un’occasione di confronto e conoscenza di una realtà che, seppur da poco, opera a San Vito Lo Capo a salvaguardia dell’ambiente. La nostra amministrazione accoglie tutte quelle iniziative sane volte alla tutela del nostro territorio e non può che considerarle da stimolo ad un percorso già intrapreso in tal senso”.
Infine in riferimento alla questione dell’erosione della spiaggia, il comitato è stato informato che, a prescindere dall’evoluzione che potrà avere la nuova progettualità che sarà avanzata in futuro dalla Società “Marina Bay”, il problema è già stato oggetto di attenzione; da qualche mese, infatti, è stato dato incarico all’Università Kore di Enna, uno dei poli più avanzati che esistono in Europa nel settore ingegneristico-ambientale, di svolgere delle attività di analisti strumentale ed uno studio tecnico-scientifico che possa stabilire gli interventi più idonei da adottare per risolvere il problema.