Rapporti pericolosi

La Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per due carabinieri e per l’ex sindaco di Castelvetrano Tonino Vaccarino

di redazione*

E’ stato chiesto dalla Procura di Palermo il rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Castelvetrano, Antonio Vaccarino e due carabinieri arrestati lo scorso 16 aprile nell’ambito delle indagini sulla cattura del latitante Matteo Messina Denaro. Si tratta dell’appuntato Giuseppe Barcellona, all’epoca in servizio alla compagnia di Castelvetrano, e il tenente colonnello Marco Alfio Zappala’, in servizio presso il centro operativo della Dia di Caltanissetta.

Quest’ultimo dallo scorso 27 luglio si trova ai domiciliari mentre Barcellona e Vaccarino sono in liberta’: il primo dallo scorso 22 luglio, il secondo dal 29 aprile. A valutare la richiesta dei pm della Dda di Palermo (aggiunto Paolo Guido sostituti Francesca Dessi’ e Pierangelo Padova) sara’ il gup Annalisa Tesoriere e la prima udienza e’ fissata per il prossimo 3 ottobre.

I due carabinieri sono accusati di “accesso abusivo a un sistema informatico” e “rivelazione di segreti d’ufficio” mentre a Vaccarino viene contestata l’aggravante di aver favorito Cosa Nostra e la latitanza di Matteo Messina Denaro. Secondo l’accusa, Zappala’ avrebbe ricevuto da Barcellona alcuni ‘screenshot’ di conversazioni tra due soggetti sottoposti ad indagine che riguarda la ricerca del latitante Matteo Messina Denaro.

A sua volta il tenente colonnello della Dia avrebbe inviato il contenuto di questi ‘screenshot’ arrivano a Vaccarino noto per aver intrattenuto tra il 2006 e il 2007 una corrispondenza con Messina Denaro per conto del Sisde. Infine l’ex politico Dc rivelava il contenuto dell’intercettazione a Vincenzo Santangelo, titolare di un’agenzia funebre già condannato per mafia.

*fonte TGR RAI SICILIA

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