Aquile Randagie: storia di scout che si opposero al fascismo

Uscirà oggi, 30 settembre in oltre 200 sale italiane, il film sul gruppo scout che nel 1928 scrisse una delle pagine più belle e interessanti dello scautismo italiano.

“Aquile randagie” è il nome del gruppo scout che da il titolo al film in uscita nelle sale oggi. Alcuni giovani ragazzi, appartenente al gruppo scout di Milano, sono passati alla storia per essersi fortemente opposti al fascismo e a quelle che furono chiamate “leggi fascistissime” e che tennero vivo in clandestinità a Milano, e non solo, il movimento scout messo fuori legge da Mussolini. Molti gruppi scout, non accettando la soppressione volute dalle leggi fasciste (1927-1928), in quegli anni continuarono a riunirsi resistendo pacificamente al fascismo. Il 22 giugno del 1928 il capo scout e fondatore del gruppo promise, insieme agli altri compagni, “di resistere un giorno in più del fascismo”. Da quel momento ebbe origine il movimento scout di resistenza al fascismo.

Il film, di Gianni Aureli, ha ottenuto un ottimo successo al Giffoni Film Festival e si rivolge soprattutto ai giovani raccontando, tra l’altro, anche l’azione di Oscar. Oscar era l’Organizzazione Scout Cattolica Assistenza Ricercati, un’organizzazione che portò in salvo attraverso le montagne, quasi 2000 ebrei e ricercati dai nazifascisti.

La storia dell’antifascismo scout in Italia, dal Nord al Sud, è piena di tante azioni cadute nel dimenticatoio, e per questo è bene riportare alla luce i tanti, scout italiani che si sono fortemente opposti al fascismo che, è bene ricordare, non avevano legami con la politica ma seguivano i propri capi e sacerdoti per affermare quei principi sacrosanto di libertà. Possiamo affermare che gli ideali portati avanti da questo gruppo di ragazzi, così come tanti altri in quel periodo, erano ideali che volevano affermare principi di libertà, fraternità e autonomia di pensiero.

I giovani, ieri come oggi, hanno contribuito a costruire una pagina della storia di questo paese che merita di essere conosciuta e questo film è un occasione da non perdere per aggiungere un ulteriore tassello della nostra storia.

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Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.