Abate: “Non è la stagione dei protagonismi politici” e “Obiettivo il bene della città”

“Non è la stagione dei protagonismi politici”, così Vincenzo Abate di Diventerà Bellissima parlando della politica alcamese e più in generale

Abbiamo intervistato l’alcamese Vincenzo Abate di diventerà Bellissima e che attualmente ricopre la carica di Assessore a Castellammare del Golfo, per un’opinione sulla politica alcamese e perché il suo nome più volte era circolato come possibile candidato a Sindaco di Alcamo in quota centro destra.

Di seguito l’intervista:

Giovani e destra ad Alcamo

Un giovane rappresentante della destra con un ottimo risultato elettorale alle spalle, ma ad Alcamo la sua parte politica in passato non è riuscita a sfondare, secondo lei perché?

Preferisco considerarmi un giovane rappresentante dell’area di centro-destra, d’altronde la mia decisione di candidarmi alle scorse elezioni regionali con il movimento “Diventerà Bellissima” era legata alla collocazione politica del movimento del presidente Musumeci. Un movimento fondato e voluto da uomini e donne con diverse sensibilità politiche, ma tutte riconducibili in quell’area moderata di centro-destra a cui penso di appartenere per storia, cultura e sensibilità.

Il passato politico a cui si riferisce Lei è ormai lontano. Gli accadimenti degli ultimi dieci anni hanno stravolto il panorama politico locale in modo profondo ed irreversibile. I cittadini alcamesi con il loro voto nelle scorse amministrative hanno lanciato un segnale di discontinuità con le vecchie logiche di partito e, più in generale, hanno manifestato la voglia di recidere i legami con la politica del passato. Se tale decisione del corpo elettorale si sia poi in concreto tradotta in un bene per l’amministrazione della città, questo purtroppo non posso affermarlo.

Ciò che, invece, rimane ed è ancora presente è la dimostrazione di una sensibilità politica dell’elettorato alcamese. Una sensibilità che non si è sopita, e che potrebbe nuovamente avallare la scelta di un serio e credibile progetto di rilancio della città di Alcamo. Un piano attraverso cui poter ridare lustro alla nostra città, che sia il frutto della proposta non solo dell’area di centro-destra, ma più in generale, di un’area politica moderata che deve guardare con interesse ed attenzione ai movimenti civici e al mondo all’associazionismo locale.

Solo se si realizzeranno queste condizioni si potrà nutrire la speranza di poter tornare ad amministrare questa meravigliosa Città.

Una destra dal volto giovane. Un curriculum adatto per un candidato a Sindaco di Alcamo? Da un po’ si vocifera su una sua candidatura.

Nella vita, soprattutto quella politica, ho imparato che tutti siamo utili, ma che nessuno è indispensabile. Prima di scegliere chi dev’essere il front-man di questo nuovo progetto per la città di Alcamo, penso che occorra costruire, insieme a chi è interessato, una valida offerta politica.

Un progetto amministrativo serio, credibile, concreto, appassionante, stimolante, fatto di competenza ed autorevolezza. Un progetto che possa essere la sintesi di un idea di politica che abbia quale suo ineludibile baricentro il futuro della città e la risoluzione delle sue cogenti e concrete esigenze. Definiti i contenuti di questo progetto, ci si potrà concentrare sulla ricerca della figura a cui spetterà il gravoso onere di assumerne la guida.

D’altrocanto non posso nasconderLe che le voci sulla possibile candidatura a Sindaco della mia città mi inorgogliscono, ma che allo stesso tempo mi caricano di una grande responsabilità. Non spetta a me giudicare se il mio profilo ed il mio curriculum siano i più adatti a ricoprire il delicatissimo ruolo di Primo Cittadino. Un ruolo per cui occorre avere spirito di abnegazione e di sacrificio, ma allo stesso tempo grande entusiasmo e competenze. Per il momento sono solo voci e, pertanto, preferisco continuare a concentrarmi sul mio attuale e delicato ruolo di assessore a Castellammare del Golfo.

Lo ribadisco: non è la stagione dei protagonismi politici, ma è il tempo in cui si deve guardare ad un solo obbiettivo, ovvero il bene della città e dei cittadini.

Che destra?

Lei seguirà la scia di una destra sovranista? O si rifà ad una destra liberal democratica?

Non ho mai ritenuto possibile essere l’interprete di una politica fondata su slogan ideologici su vacui proclami elettorali, finalizzati esclusivamente a raccogliere consensi e follower. Rifuggo a quell’azione politica che si nutre delle paure dei cittadini, o che è sempre alla ricerca di capri espiatori, su cui scaricare le responsabilità della crisi in cui versa il nostro Paese.

Per natura sono una persona equilibrata, pragmatica e con un forte senso delle Istituzioni. Spero di aver portato nella mia azione politica queste caratteristiche. La mia politica è quella dell’equilibrio nei giudizi, della ricerca dei risultati e non dei vacui proclami, della tutela del lavoro e dei lavoratori, del rispetto dell’ambiente e della la cultura come valori aggiunti della società e dell’economia.

Politiche per Alcamo e giudizio sull’Amministrazione 5 Stelle

Se governasse lei Alcamo, che politica metterebbe in campo?

Penso che la prima cosa che andrebbe fatta è recuperare un confronto costruttivo con la cittadinanza. Questa amministrazione che, in linea teorica, doveva fondare la sua azione politica sul dialogo con gli alcamesi, nei fatti si è ritirata sull’Aventino, sfuggendo ad ogni confronto e dibattito.

Altra iniziativa dovrebbe riguardare la rivisitazione delle strategie seguite dalla Giunta sulla tematica ambientale. Ed invero, sono state fatte delle scelte che hanno messo in ginocchio la città, e che ne hanno offuscato l’immagine anche sotto il profilo mediatico. Stiamo perdendo quel patrimonio culturale che faticosamente si era costruito dopo anni di fruttuosa implementazione della raccolta differenziata, facendo precipitare nella sfiducia e nella frustrazione i cittadini.

Occorrerebbe, infine, riappropriarci del posto in prima fila nella guida politica nell’aerea del Golfo di Castellammare, e più in generale della ex provincia di Trapani. Un ruolo che sia per caratteristiche geografiche sia per tradizione politica ci è sempre appartenuto. La città di Alcamo è stata sempre precorritrice nei cambiamenti, autorevole interlocutrice nel dialogo per l’elaborazione di idee e proposte per il territorio; mentre adesso, invece, attende di destarsi dal topore economico e culturale in cui si trova da diversi anni.

Ha un’opinione negativa o positiva dell’amministrazione 5 Stelle?

Non posso che avere una opinione negativa dell’amministrazione 5 Stelle. Preciso che questo giudizio non attiene agli interpreti, ma solo ed esclusivamente ai risultati concreti. In passato ho sempre dichiarato che occorreva dare tempo agli amministratori per poter giudicare con obbiettività il loro operato. Ma il tempo mi sembra adesso ampiamente scaduto. E le tante promesse fatte in campagna elettorale, nella concreta azione amministrativa, si sono sciolte come neve al sole.

Cosa non le piace? E comunque c’è qualche caratteristica che invece le piace.

Come dicevo poc’anzi sono stati commessi degli errori macroscopici in diversi settori. Dopo quasi quattro anni dall’insediamento della Giunta Surdi, la tanto decantata risoluzione della crisi idrica della città non mi sembra ancora raggiunta. Alcamo è più sporca di prima, e certamente non ci sono stati i così tanto decantati benefici economici per i cittadini. Anzi la Tari ha continuato ad aumentare, e lo farà anche il prossimo anno. Una crescita del costo della tassa che non mi è sembrato assolutamente in linea con l’efficienza del servizio. I problemi di traffico e viabilità della città, piuttosto che essere risolti, sono stati amplificati dalle scelte dell’amministrazione, e la pista ciclabile ne è l’esempio più eclatante. Si sono istituiti i parcheggi a pagamento e formato numerosi ausiliari del traffico (sottraendo unità ad altri settori), ma nulla è stato fatto per il trasporto pubblico urbano o per incentivare concretamente forme alternative di mobilità

La prossima amministrazione avrà molto da lavorare!

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.