Trapani, tornano i parcheggiatori abusivi in Piazza Vittorio Emanuele

TRAPANI. Sembrano sconfitti i parcheggiatori abusivi di Piazza Vittorio Emanuele dopo l’intervento dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Giacomo Tranchida. La piazza, da anni nelle mani dei parcheggiatori abusivi, era stata “liberata” grazie ad una soluzione semplice, ma efficace: 10 centesimi l’ora con obbligo di inserire la targa al momento del pagamento. Una tariffa “sociale” per combattere la piaga dei parcheggiatori abusivi che in quella piazza facevano da padroni. Purtroppo, da qualche giorno, il problema sembra essersi ripresentato.

Diverse sono state le segnalazioni di cittadini infastiditi dai parcheggiatori nelle ore serali, infatti, dopo le 20 la sosta torna libera e i parcheggiatori pure. Ieri sera l’ultimo caso nei confronti di un giovane cittadino che intorno alle 21 si è recato in piazza per recuperare l’auto lasciata qualche ora prima. Il parcheggiatore abusivo lo ha inseguito mentre si apprestava ad entrare in auto. Nonostante il giovane fosse già dentro il mezzo, il parcheggiatore ha continuato ad infastidirlo dall’esterno. Impaurito dal fare minaccioso del parcheggiatore, il giovane ha accelerato la sua corsa uscendo rapidamente dalla piazza, nonostante avesse pagato il ticket per l’ultima ora di sosta. Un episodio grave, considerato che la piazza pubblica, scarsamente illuminata nelle ore serali, sembrava essere stata liberata dall’illegalità. Una piaga, quella dei parcheggiatori abusivi, che continua a colpire la città di Trapani, nonostante i controlli di Polizia e Carabinieri.

Del caso sono stati informati la Polizia Municipale e la Questura di Trapani.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedente“Tale e quale show”, secondo posto per Lidia Schillaci: “Grande emozione ed orgoglio”
Articolo successivoLa banda dell’escavatore
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.