E’ stata inaugurata ieri nei locali dell’Ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo (Tp), la mostra permanente “L’arte nella riabilitazione e l’arte come riabilitazione…un cuore per la Cardiologia”.
Venti quadri donati all’Azienda sanitaria provinciale di Trapani da giovani artisti portatori di diverse sensibilità sulla base di un progetto dell’associazione “Oasi di Torretta onlus” per abbellire il reparto di Cardiologia del presidio ospedaliero mazarese, guidato da Michele Gabriele, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologica.
L’iniziativa si inserisce nell’ottica di miglioramento dell’accoglienza anche attraverso il decoro e l’abbellimento delle strutture.
“ E’ sempre più diffusa la teoria che mette la salute psicofisica in stretta relazione alla cultura e in particolare all’arte – ha detto il direttore generale dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani – tanto che anche solo guardare un opera d’arte favorirebbe il rilascio nel corpo della dopamina, il neurotrasmettitore che regola l’umore. Il bello provoca emozioni positive che agiscono sulla mente in maniera potente, ed è in quest’ottica che questa direzione aziendale intende favorire l’accesso delle varie produzioni artistiche negli ospedali, elementi in grado di contribuire ai processi di sensibilizzazione e guarigione dei pazienti ricoverati”.
Alla manifestazione hanno partecipato il direttore generale Fabio Damiani, la senatrice e neuropsichiatra infantile Paola Binetti, autrice del libro “Autismo: un futuro nell’arte. Quando il talento supera la disabilità”, l’analista junghiana Magda Di Rienzo il direttore sanitario del presidio ospedaliero, Giuseppe Morana, il vice sindaco Vito Billardello, il vescovo della diocesi di Mazara del Vallo mons. Domenico Mogavero, e gli autori delle opere che attraverso i colori hanno voluto trasmettere le loro emozioni.
Nei giorni scorsi un’altra opera d’arte è stata posizionata nell’ingresso dell’ospedale Abele Ajello, donata dell’artista mazarese Gerry Bianco. Si tratta dell’’Urlo della speranza’, in cui sono rappresentati la loggia settecentesca di S. Caterina, al di sopra di un ponte detto Tocchetto che collega la Cattedrale al Palazzo Vescovile, S. Nicolò Regale detta anche S. Nicolicchia presso il fiume Mazaro, esempio di architettura Normanna del 1124, sul lato destro la scultura di S. Vito patrono di Mazara.