Polo tecnologico di Castelvetrano, sito che era stato chiuso dopo il fallimento dell’ex Ato, verso la riapertura? Sembrerebbe di si, infatti altro passi in avanti verso questo evento sarà possibile se lunedì la società in house Trapani servizi presenterà istanza alla Regione per ottenere l’autorizzare necessaria ad avviare l’attività dell’impianto dove sarà trattato l’umido. Una notizia fa sperare i comuni del trapanese in difficoltà nella raccolta dell’umido.
Nel frattempo vanno avanti i lavori di pulizia dell’area e l’installazione le attrezzature.
Tutto questo è emerso nel corso di un vertice nella sede dell’assessorato regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, a Palermo, convocato su richiesta dall’assessore Alberto Pierobon. Riunione per fare il punto sulla situazione dei rifiuti e dell’impiantistica pubblica in provincia di Trapani. Presenti il prefetto, Tommaso Ricciardi e i rappresentanti della ex Provincia, delle Srr e della Trapani servizi. Una responsabilità che ora è anche dei Comuni, che devono far il necessario per far sì che l’impianto possa avviarsi a regime.
Nello specifico l’impianto potrà trattare 100 tonnellate al giorno di umido.
Dopo la consegna dell’impianto alla Srr, formalizzata lo scorso 25 novembre, adesso si attende che la Trapani Servizi presenti istanza al dipartimento Acque e rifiuti per avviare due campagne mobili. Le Srr e la Trapani servizi hanno assicurato che dopo il via libera degli uffici si potranno subito avviare le attività di trattamento dell’umido. I dirigenti hanno anche comunicato che l’azienda che fornirà gli impianti ha detto di essere pronta a trasferirli e montarli in tempi rapidi. Nel frattempo si lavora per accelerare sull’intervento di rifunzionalizzazione del polo per il quale la Regione ha stanziato 6 milioni che consentiranno di potenziare la struttura. Nel corso dell’incontro si è discusso anche del progetto dell’impianto di compostaggio di Calatafimi. La Srr ha assicurato che il progetto esecutivo sarà consegnato entro la settimana prossima.
Durante la riunione si è parlato anche del possibile intervento degli impianti privati, ma l’assessorato ha fato presente che il piano rifiuti, esitato dalla commissione Via-Vas, stabilisce delle regole ben precise contro il rischio di speculazioni. Prima di tutto viene data priorità agli impianti pubblici, in secondo luogo sono le Srr a decidere a chi affidare i rifiuti tramite gara pubblica. Dunque i privati non possono gestire i rifiuti pubblici in automatico, e se intendono realizzare un progetto lo fanno assumendosi il rischio imprenditoriale. E con la pubblicazione di una apposita circolare è stato arginato il mercato delle autorizzazioni tramite appositi paletti, con imprese e speculatori che non possono pensare di ottenere il via libera a dei progetti per poi rivenderli a caro prezzo.