SAN VITO LO CAPO. Nella giornata dell’altro ieri, i Carabinieri del Comando Stazione di San Vito Lo Capo hanno chiuso il cerchio attorno ad una violenta aggressione verificatasi all’inizio del mese di ottobre riuscendo a rintracciare e denunciare all’autorità giudiziaria un uomo, responsabile della grave aggressione perpetrata dal suo cane nei confronti di un turista, che stava portando a passeggio il suo animale domestico.
I fatti risalgono alla sera del 5 ottobre scorso quando la tranquillità della cittadina marinara venivano pesantemente scosse da un fatto violento ed increscioso.
Un catanese residente a Roma, in vacanza nella rinomata località turistica del trapanese, mentre passeggiava nella via Savoia, portando al guinzaglio il proprio meticcio, veniva aggredito da un cane di razza “American Staffordshire terrier (Amstaff)” che si avventava con ferocia sul suo povero animale.
Nel vano tentativo di difendere il proprio amico a quattro zampe, l’uomo veniva gravemente ferito dal molossoide, riportando l’amputazione parziale della falange di un dito mentre il suo animale aveva la peggio, rimanendo ucciso.
Subito dopo l’aggressione, l’Amstaff si allontanava repentinamente, senza consentire che il personale della Polizia Municipale di San Vito Lo Capo riuscisse a catturarlo.
Le indagini, avviate dai Carabinieri del Comando Stazione di San Vito Lo Capo e svolte di concerto al locale Comando di Polizia Municipale, venivano subito rivolte a scoprire se l’animale autore dell’aggressione avesse un proprietario.
Gli accertamenti, condotti anche attraverso l’esame delle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto oltre all’ascolto di alcune testimonianza, consentivano di scoprire che il cane aggressore, al momento in cui scatenava la sua furia ai danni dell’altro animale, si trovava a passeggio con la padroncina, una ragazzina dodicenne di San Vito Lo Capo, senza che gli fosse stato apposto né il guinzaglio né la museruola.
Considerate le circostanze, i Carabinieri di San Vito Lo Capo hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il padre della dodicenne che, dopo l’aggressione, aveva cercato di guadagnare l’impunità occultando l’animale, facendo in modo che non potesse essere più rinvenuto dagli inquirenti.
L’uomo, un cittadino sanvitese nato nel 1953, già gravato da precedenti di polizia, è stato denunciato dai Carabinieri per uccisione di animali, lesioni colpose aggravate e omessa custodia e malgoverno di animali.