Ex Province al voto il 19 aprile, ma dopo i vari rinvii c’è chi ancora non ci crede

C’è la data per le elezioni per le “ex Province”, ma visto i rinvii precedenti, c’è ancora chi non ci crede
Si svolgeranno il 19 aprile le elezioni per le ex Province siciliane. Lo ha deciso il governo Musumeci, in attuazione della legge regionale 8/2019, che aveva individuato il periodo utile tra il primo e il trenta aprile del 2020. Si tratta di elezioni di secondo livello e quindi saranno chiamati alle urne tutti i sindaci e i consiglieri dei 390 Comuni dell’Isola.
Finalmente si vota? Una domanda si, perché altre volte in passato si parlava di elezioni, ma poi venivano puntualmente rinviate (Elezioni Ex Province, un altro rinvio. Vince il “Patto della Madonnina”), ma questa volta sembrerebbe quella decisiva.

La riforma e le criticità

Dopo la riforma del 2013, quindi l’addio alle Province, un susseguirsi di criticità, perché non era in atto un passaggio di sistema, ma è risultato un passo nel vuoto, infatti le “ex province” dirette da commissari (la gestione commissariale durava da oltre dieci anni) sono state al centro di dibattiti, perché prive di soldi e senza nessuna delega ai comuni per la gestione di alcuni servizi. Il caos che si è palesato con servizi mancanti o scadenti (Continua l’odissea delle ex Province, a rischio servizi essenziali).

Polemiche per la loro eliminazione e per il metodo di voto

Polemiche e nulla di fatto, sta in questo la storia delle “ex province”, che l’unico ristoro lo hanno avuto solo poco tempo fa, ma solo toppe per coprire i danni momentaneamente. Le polemiche hanno interessato anche il metodo di voto, cioé “indiretto”, infatti non andranno alle urne i cittadini, ma i consiglieri comunali e i sindaci che fanno parte del territorio delle “ex province”, invece un discorso diverso è per quelle province dove è presente una città metropolitana (Palermo, Catania e Messina), dove verranno eletti solo i consigli, perché il “presidente della Provincia” coincide con il sindaco della città metropolitana. Contrari a questo metodo in molti, infatti il dibattito sulla questione ha animato per molto tempo l’agone politico (Alle provinciali con il voto indiretto, ma c’è chi non è d’accordo e il dibattito sbarca a Roma), forse dalla riforma ad oggi, e chissà che non continui.
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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.