2019 da record per Gibellina, l’anno si chiude col 68,25%. Il Comune incassa 45 mila euro di contributi dai consorzi di filiera
GIBELLINA. Il Comune di Gibellina ha chiuso il 2019 con una percentuale di raccolta differenziata pari al 68,25%. Il dato è ora ufficiale dopo che l’Ufficio tecnico del Comune ha completato i conteggi, con l’incrocio dei dati provenienti dalle piattaforme di conferimento. Su un totale di quasi 2 mila tonnellate (1.804.637,50 kg) di rifiuti raccolti durante il 2019, ben 1.231.667,50 kg corrispondono alla raccolta differenziata: 1.331 quintali di carta e cartone, ai quali vanno aggiunti 16.680 kg di imballaggi; poco più di 8 mila quintali (817.850 kg) di biodegradabili e ancora 5.660 kg di plastica ai quali si aggiungono 75.820 kg di imballaggi in plastica. Nel 2019 si sono raccolti 93.080 kg di vetro. La raccolta differenziata, durante il 2019, ha mantenuto un andamento ottimale, con punte da record nel mese di agosto (col 77,22%) e a novembre dove il dato complessivo della raccolta differenziata ha raggiunto il 78,54%. La raccolta “porta a porta” e secondo un calendario di ritiro in paese, è garantita dalla ditta “Eco Burgus srl” che si è aggiudicata l’appalto per 7 anni per un importo di circa 3,591.911,89 milioni di euro. «I risultati ottenuti nel 2019 sono l’esito di un lavoro costante svolto dall’Amministrazione in questi anni – ha commentato l’assessore al ramo, Antonio Ferro – nel 2015 la percentuale di raccolta differenziata era del 43%, poi negli anni questo dato è cresciuto, grazie alla sensibilizzazione promossa dal Comune, la collaborazione dei cittadini e un’attenta verifica e miglioramento del servizio». Fra le frazioni raccolte nel 2019 ci sono anche 7.920 kg di abbigliamento, 9.020 kg di legno, 11.420 kg di ferro e acciaio e 6.630 kg di ingombranti, raccolti tramite il servizio a domicilio garantito dalla “Eco Burgus srl”. A fronte della raccolta differenziata, nel 2019 il Comune ha incassato 45.561,49 euro di contributi provenienti dai Consorzi di filiera per ogni singola frazione (Comieco, Corepla, Coreve, Ricrea, Rilegno): “questi vengono riconosciuti dopo le ispezioni ai quantitativi conferiti – spiega l’assessore Ferro – e l’accertamento di frazioni pulite e non contaminate. I contributi riconosciuti, inseriti nel Piano economico finanziario rifiuti, ci consentono di abbattere la spesa del servizio e, quindi, con diretta conseguenza sulla tariffa”.