Il quotidiano francese “Le Monde” paragona il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al grande Charles de Gaulle, eroe della Francia, fondatore del fronte antifascista durante la seconda guerra mondiale, ispiratore del partito Ump, che viene chiamato ancora oggi gollista, guida della quinta repubblica francese, costituita dopo la crisi algerina, nel 1958. La grande crisi delle istituzioni francesi venne risolta dal Generale, favorendo il processo di decolonizzazione e indipendenza del popolo algerino, e risollevando le sorti della Francia. Oggi L’Italia da Nord a Sud, sta attraversando una crisi epocale, lo spread cioè il differenziale tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi e l’enorme debito pubblico hanno messo al tappeto l’economia italiana, la bancarotta e la Grecia si avvicinano pericolosamente. Per arrestare il crollo del Paese entra in scena, forte della Costituzione, della quale è custode e garante, il Presidente Napolitano, il quale prende atto della mancanza di una maggioranza parlamentare, certifica le dimissioni di Berlusconi e nomina senatore a vita Mario Monti. Tre mosse fondamentali per salvare i conti pubblici e la stabilità europea. Il Presidente della Repubblica è così diventato il simbolo dell’ Unità nazionale e della Patria nel momento più difficile, dal dopo guerra ad oggi. Eppure alcuni esponenti irresponsabili del Governo gridano al Colpo di Stato, sognano il voto anticipato, preparano un finale conflittuale come in una parodia di Salò. La virtù della ragione del Presidente impedirà che il Paese vada in malora, gli italiani veri non lo dimenticheranno.