TRAPANI. Locali aperti nonostante il divieto imposto dal decreto urgente del Presidente del Consiglio dei Ministri. Lo denuncia l’Osservatorio per la Legalità di Trapani. “Nella giornata di ieri, il Presidente del Consiglio dei Ministri emanava decreto contingibile e urgente, al fine di contenere i contagi dal virus COVID19, dove alla lettera C, tra le altre cose, è prevista la sospensione delle attività di pub e locali assimilati, misura valida per tutto il territorio nazionale. Purtroppo – scrive l’Avvocato Vincenzo Maltese – sono giunte a questa associazione, diverse segnalazioni di cittadini i quali riscontravano che nella serata di ieri, diversi locali in particolare del centro storico di Trapani e non solo, erano regolarmente aperti, con assembramenti di giovani e avventori che verosimilmente non rispettavano la distanza di almeno un metro, così come imposto nel suddetto decreto alla lettera E. – sottolinea l’Avv. Vincenzo Maltese componente dell’Ufficio legale regionale dell’associazione di consumatori Codici nonché presidente dell’Osservatorio per la Legalità. Tanti sono stati i locali aperti anche negli altri Comuni del trapanese, tra questi anche a Castellammare del Golfo la movida non si è fermata creando assembramenti di giovani.
“Ancora una volta bisogna ribadire che le misure di contenimento del virus COVID-19, vista la carenza di posti letto nei nosocomi, sono obbligatorie per motivi di sicurezza nazionale e di tutela della salute pubblica e prevedono sanzioni in caso di violazione. L’obbligo per coloro che provengono dalle zone definite “rosse” è di mettersi in quarantena e di effettuare i dovuti controlli. È una settimana importante questa per la Sicilia e per la nostra città. – prosegue l’Avv. Vincenzo Maltese – Questo perché l’Assessore regionale alla Sanità, Avv. Ruggero Razza, stamane ha parlato di circa 7000 giovani che tra sabato e domenica sono tornati in Sicilia e che si sono registrati sulla piattaforma online per il prescritto censimento – come stabilito dal decreto regionale in vigore – anche se non si ha certezza del numero reale ed effettivo di persone che con ogni mezzo, nei giorni scorsi, hanno fatto ingresso nei Comuni della Sicilia”. L’Avv. Vincenzo Maltese ha pertanto inviato una nota al Prefetto, al Questore e al Sindaco di Trapani, per chiedere i dovuti controlli a mezzo le Forze di Polizia, e quindi l’osservanza del Decreto attualmente in vigore.