E’ rientrata la protesta di un gruppo di detenuti del carcere di Trapani. Nel primo pomeriggio alcuni di loro avevano occupato il tetto della struttura penitenziaria Pietro Cerulli, contestando le restrizioni introdotte per contrastare la diffusione del coronavirus. Dopo alcune ore i detenuti sono rientrati all’interno del carcere, in seguito a una lunga mediazione conclusa con l’intervento degli agenti della polizia penitenziaria. “Abbiamo richiamato dei colleghi che erano in ferie”, dice Chicco Veneziano, leader regionale della Uilpa, tra i presenti durante l’intervento al carcere di contrada San Giuliano di Erice. “Probabilmente non si è compreso il senso della sospensione dei colloqui, era una soluzione temporanea, ma nel frattempo devo testimoniare l’enorme sforzo dell’amministrazione penitenziaria – aggiunge – stiamo lavorando per implementare le linee telefoniche, i dispositivi per collegarsi a internet, ed essendo in corso un iter anche con l’area contabile, è chiaro che i tempi non sono immediati”. L’area nel pomeriggio è stata presidiata dagli agenti di polizia, carabinieri e guardia di finanza in assetto antisommossa e sorvolata da due elicotteri: uno della polizia e uno dei carabinieri. Il loro intervento però non è stato necessario. Sul luogo presenti anche i vigili del fuoco, i sanitari del 118, il prefetto Tommaso Ricciardi, il questore Salvatore La Rosa e i magistrati di sorveglianza (Chiara Vicini e Lucia Fontana). Nelle proteste è stato distrutto l’intero reparto Mediterraneo e al loro rientro i detenuti sono stati trasferiti in un altro padiglione.
Fonte: AGI