Continuano i controlli per il rispetto delle misure precauzionali per il contenimento del contagio dal Covid-19: tra i denunciati anche 7 persone trovate tutte assieme in un bar del centro storico trapanese. Inoltre è stato individuato un cittadino rientrato dal nord Italia senza aver avvertito il proprio medico
TRAPANI. Nell’ambito dei controlli giornalmente svolti unitamente alle altre Forze di Polizia, i finanzieri del Gruppo Trapani, nella giornata di ieri hanno segnalato alla competente Autorità Giudiziaria sette soggetti, di cui sei trapanesi ed uno di nazionalità tunisina, in quanto presenti all’interno di un bar di Trapani senza valido motivo, in violazione delle restrizioni alla circolazione delle persone per l’emergenza sanitaria in atto, nonché la titolare del predetto esercizio commerciale di nazionalità albanese.
Nel corso di apposito servizio di controllo del territorio i finanzieri hanno notato la saracinesca del locale in questione alzata quel tanto che bastava a lasciare intravvedere la presenza di un folto numero di persone all’interno. Infatti, una volta acceduti, i militari individuavano un soggetto dietro ad un bancone, poi identificato come parente della titolare dell’esercizio non presente sul luogo, e scoprivano poi la presenza, in seguito a ricerche estese all’interno delle stanze dei locale, di altri sei avventori che avevano cercato di nascondersi per evitare contestazioni.
l soggetti sono stati tutti denunciati alla locale Procura della Repubblica per violazione dell’art. 650 del codice penale, compresa la titolare del bar, ed il predetto esercizio commerciale è stato altresì segnalato al Prefetto di Trapani per l’irrogazione della sanzione amministrativa della chiusura dell’attività da 5 ai 30 giorni.
Nella medesima giornata le Fiamme Gialle del Gruppo Trapani, all’esito di autonoma attività info-investigativa, hanno individuato e denunciato alla Procura della Repubblica di Trapani, per il medesimo reato di cui al citato art. 650 del codice penale, un uomo domiciliato a Trapani il quale, rientrato dall’estero per nativi di lavoro il giorno 15 marzo, ha omesso di comunicare tale circostanza alle competenti autorità nonché al proprio medico generale, non ponendosi in isolamento fiduciario come previsto dall’Ordinanza della Regione Siciliana n 5 del 12 marzo 2020. Il medesimo cittadino è stato inoltre denunciato per aver rilasciato dichiarazioni mendaci ai militari operanti che lo hanno controllato, dichiarando falsamente di aver avvisato il proprio medico generale dell’avvenuto rientro nel territorio italiano senza ricevere alcuna prescrizione, circostanza questa prontamente confutata dai militari dopo aver appositamente contattato il medico per averne conferma.