TRAPANI. Questa mattina i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera ed i rappresentanti del Comune di Trapani hanno commemorato il 30° anniversario dell’affondamento dell’”Espresso Trapani, la più grave tragedia verificatasi nel mare di Trapani negli ultimi 50 anni.
Il traghetto della Conatir naufragò al largo del porto di Trapani il 29 aprile del 1990, a circa 4 miglia dalla costa, in procinto di arrivare nel porto del Capoluogo, tra lo Scoglio dei Porcelli e l’isola di Levanzo.
Nel naufragio persero la vita 13 delle 52 persone presenti a bordo, fra cui il Comandante, al suo ultimo viaggio prima della pensione ed il Direttore di macchina.
La commemorazione si è svolta in due momenti, a mare due motovedette della Guardia Costiera – con a bordo il Comandante della Capitaneria di Porto, Capitano di Vascello (CP) Paolo Marzio, il Cappellano Militare Don Giuseppe Maniscalco ed il Sig. Gallo Antonio, uno dei superstiti del naufragio, al tempo imbarcato sull’unità come 2° Ufficiale di macchina ed oggi impiegato civile in servizio nella Capitaneria di Trapani – si sono recati nel punto di affondamento dell’”Espresso Trapani”, vicino l’isola di Formica, per depositare due corone di alloro in mare in ricordo della memoria dei defunti, a nome della Città di Trapani e della Gente di Mare.
Contestualmente, il Sindaco del Comune di Trapani, Giacomo Tranchida, insieme ad alcuni parenti delle vittime, ha dedicato un momento di raccoglimento in prossimità del porto, nel ricordo ed in memoria dei tredici morti di quella terribile sciagura.
La commemorazione, sottolineata dal suono delle sirene di tutte le navi presenti, ha rappresentato un momento di particolare commemorazione fortemente sentita dalla comunità locale in ricordo del tragico evento.