Emergenza Covid 19: l’ex editore Peppe Bologna ha denunciato il Governatore lombardo Fontana
Probabilmente l’esito che otterrà dalla Procura di Trapani dove ha presentato la querela, sarà quello di vederla trasferita alla Procura di Milano, per competenza. Ma non è detto. I profili di accusa descritti da Peppe Bologna, avvocato, noto editore televisivo, sono chiari: la “latitanza” amministrativa e sanitaria mostrata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a proposito di attività di prevenzione dai contagi del cosiddetto “coronavirus”, sono stati tanti e tali da avere prodotto anche conseguenze nel nostro territorio.Una querela di sei pagine, dove Bologna ripercorre le tappe dell’esplodere del Covid 19 , un dettaglio report di date, insomma il succo della querela che c’erano tutte le avvisaglie in Lombardia per darsi da fare subito e invece…nulla. Bologna ipotizza anche il reato commesso da Fontana, disastro colposo. Bologna non è l’unico a pensarla in questo modo, ma mentre altri hanno solo parlato, lui ha messo nero su bianco la sua denuncia-querela. Fontana per Bologna è rimasto fermo dinanzi ai richiami dell’Oms, organizzazione mondiale della sanità. Bologna ricorda alla magistratura le precise responsabilità che Fontana ha “in nome della legge”, autorità di sanità pubblica. Anzi nelle settimane di Febbraio quando in Lombardia si registrò il primo caso, Fontana si sarebbe occupato di far rimbalzare le competenze nell’agire su altri, altri colleghi presidente di Regione, il Governo nazionale. “Fontana deve essere ritenuto responsabile della diffusione del contagio su tutto il territorio italiano, ed in quello siciliano in particolare, non avendo adottato, sebbene ne fosse tenuto, tutti i provvedimenti necessari ad evitare che le persone contagiate della propria regione potessero lasciare il territorio lombardo diffondendo il virus”.