Una protesta silenziosa “contro” la scelta di Musumeci di affidare l’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana al partito di Salvini. Le “Donne in Movimento” lanciano un messaggio: “La cultura non si Lega”
ALCAMO MARINA. Un flash mob è stato organizzato ieri pomeriggio sul litorale di Alcamo Marina, in contrada Magazzinazzi contro la scelta del Governo Musumeci di nominare un assessore in quota Lega ai Beni Culturali e all’identità siciliana.
L’iniziativa parte da un gruppo di donne che opera dallo scorso anno a Castellammare del Golfo, sotto la sigla “Donne in Movimento”. Al gruppo si sono aggregati singoli cittadini e associazioni che in questa iniziativa hanno assunto la denominazione di “Cittadini S-Legati”. “L’idea – spiegano gli organizzatori ad Alqamah.it – è partita dalla recente decisione del Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, di affidare l’assessorato alla Cultura e all’Identità siciliana alla Lega, scelta a nostro avviso provocatoria e in contraddizione con la stessa essenza della storia e della cultura siciliane”.
La manifestazione, svoltasi nell’assoluto rispetto delle norme anti-Covid previste dal Governo e dalla Regione Sicilia, ha assunto la forma di una protesta silenziosa sula spiaggia di Alcamo Marina, con un video realizzato dal video-maker Giuseppe La Colla, ideato e coordinato dall’artista Gae Milazzo.
Ecco il messaggio inserito nel video: “Cultura è apertura, empatia, curiosità, voglia di conoscere, approfondire e sperimentare mondi e modi nuovi. Cultura in Sicilia è meticciato, contaminazione, intreccio di popoli lingue e tradizioni. È abbattere i muri e scavalcare fossati. Di questa sostanza siamo fatti noi siciliani, non di chiusura, odio e discriminazioni. Per questo la Lega non si lega con l’essenza della nostra storia e della nostra tradizione culturale. Per questo la Sicilia non può avere un’assessorato ai BBCC e all’Identità affidato alla Lega. È una contraddizione in termini, un affronto alla Storia, una provocazione inaccettabile come inaccettabili e offensive sono le parole del Presidente Musumeci nei confronti di chi esprime democraticamente il proprio dissenso. Forse non saremo ‘brave persone’, ma siamo di certo cittadini liberi e pensanti. Cittadini slegati”.