“Musumeci? Le solite polemiche sterili che non servono a nulla. Guardasse la sua di gobba, piuttosto che quella, che, come sempre, vuole appioppare sulle spalle degli altri. Un fatto è certo: oltre alle chiacchiere dalle parti di palazzo d’Orleans, in due anni e mezzo, s’è fatto pochissimo”.
Il capogruppo del M5S all’Ars, Giorgio Pasqua, risponde alle ultime uscite del presidente della Regione sulle infrastrutture siciliane.
“E’ facile – dice – attribuire i ritardi allo Stato per coprire le proprie inefficienze. Vuole essere il commissario di 10 mega opere? Qui tutte le opere vanno commissariate perché in quanto a strade siamo messi veramente male. Ci sono 250 milioni nel patto per il Sud, 150 circa negli accordi di programma quadro tra la Regione e le province, perché non interviene su queste opere? Ci sono quasi 200 opere da realizzare e Musumeci che fa? Perde tempo a polemizzare con lo Stato. Il M5S, con il viceministro Cancelleri, ha dato un’accelerata su parecchi fronti, mentre la Regione è tristemente ferma al palo”.
“Il viadotto Himera? Siamo i primi – continua Pasqua – a dire che è una vergogna. Ma è innegabile che da quando Giancarlo Cancelleri è viceministro alle Infrastrutture, su questo versante c’è stata un’accelerata enorme, e la prossima inaugurazione del viadotto, promessa da Cancelleri per il 31 luglio , il giorno dell’apertura della trazzera 5stelle, ne è la plastica dimostrazione. Cosa ha fatto Musumeci per consolidare la frana sottostante al viadotto, che ha causato il crollo del ponte? Nulla. Di chi sarebbe la responsabilità se, Dio non voglia, dovesse accadere un nuovo crollo?”.
“Nulla – prosegue Pasqua – è stato fatto anche per rimuovere la frana di Letoianni che da 5 anni è li, senza che nessuno muovesse un dito, e questo nonostante il Ministero abbia dato l’ok al progetto e fornito il 40 milioni di euro per rimuoverla”.
“Ci sono – aggiunge Pasqua – interventi da fare per 16 miliardi di euro tra Anas ed Rfi e il M5S si sta battendo con Cancelleri affinché i poteri commissariali per snellire la burocrazia e velocizzare le opere, come avvenuto per ponte Morandi di Genova, si applichino anche in Sicilia. Parliamo di opere come la linea ferroviaria che da Messina scende a Catania fino a Palermo, la tratta che da Palermo va a Trapani, vergognosamente chiusa da anni per colpa della Regione, strade importanti come la Ragusa Catania o come tutti gli interventi sulla A19, quelli sula Caltanissetta-Agrigento e sulla Palermo-Agrigento, dove i cantieri sono sempre andati avanti grazie allo Stato”.
“Musumeci – conclude Pasqua – anziché lamentarsi operi, i siciliani vogliono fatti non polemiche”.