D’Alì , in aula l’ex moglie

Processo di appello contro l’ex senatore accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, la Corte accoglie richieste della Procura generale

L’ex moglie del senatore Antonio D’Ali, la signora Maria Antonietta Aula verrà sentita come testimone nel processo di appello dove D’Ali è imputato di concorso esterno in associazione mafiosa. La testimonianza è stata decisa dai giudici della Corte di Appello che oggi hanno depositato una ordinanza, sciogliendo la riserva sulle richieste istruttorie avanzate dalla Procura generale e dalla difesa dell’imputato. I giudici hanno inoltre deciso di sentire la signora Maria Augello, vedova del prefetto di Trapani Fulvio Sodano, il sacerdote Ninni Treppiedi e il collaboratore di giustizia Francesco Campanella. Verranno acquisiti an ne i verbali della testimonianza resa in fase istruttoria dall’ex prefetto di Trapani Giovanni Finazzo, recentemente scomparso. I giudici hanno accolto anche richieste avanzate dalla difesa. Le testimonianze della signora Aula, della vedova del prefetto Sodano, del sacerdote Treppiedi e del collaboratore di giustizia Campanella, sono state decise dai giudici al fine, scrivono nell’ordinanza odierna, di ampliare l’istruttoria. È anche prevista la testimonianza del comandante dei Ros dei carabinieri colonnello Lucio Arcidiacono. Verrà acquisita anche la sentenza di condanna del boss mafioso Girolamo Scandariato, a proposito di un incontro con l’ex senatore che rientra nell’ambito di una recente indagine dei Carabinieri. Tutti i testi dovrebbero essere sentiti nell’udienza fissata per l’otto luglio. Il processo di appello “bis” è scaturito dopo la sentenza della Cassazione che ha annullato la sentenza di assoluzione e prescrizione precedentemente pronunciata dal giudice di primo grado e dalla Corte di Appello. Già nel corso di questo nuovo processo sono stati sentiti altri testi, o è il collaboratore di giustizia Nino Birrittella. La Signora Aula è stata oggetto nella sentenza di appello laddove i giudici ne hanno stigmatizzato la sua ritrattazione rispetto a quanto raccontato in una intervista alla giornalista Sandra Amurri. La signora Aula ha negato di aver mai visto un telegramma arrivato al marito da uno dei figli del boss mafioso Vincenzo Virga, dal tenore tu di diverti e noi ci facciamo il carcere. La vedova Sodano verrà sentita a proposito poi dell’improvviso trasferimento da Trapani del marito, quando sottosegretario all’Interno era proprio il senatore D’Ali.

L’ex senatore frattanto è stato sottoposto all’obbligo di dimora a Trapani dai giudici del Tribunale delle misure di prevenzione di Trapani, riconosciuto quale soggetto socialmente pericoloso.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.