Nessuna città siciliana figura ai primi posti della classifica relativa ai Comuni italiani modello stilata da Etica, una fondazione nazionale indipendente e no profit che si occupa di innovazione, trasparenza e prevenzione della corruzione. L’istituto ha prodotto un report comparato – riferito al 2019 – di valutazione dei 111 capoluoghi di provincia che evidenzia le condizioni critiche in cui versano i Comuni siciliani, piegati da decenni di gestione discutibile. Questo rating pubblico analizza sei aree riguardanti le capacità delle amministrazioni pubbliche: Bilancio (gestione economico-finanziaria, valutazione quantitativa e qualitativa della spesa), Governance (con particolare attenzione ai principi di trasparenza ed efficienza), Gestione del Personale (costo ed età media del Personale, giorni di assenza dei dipendenti), Servizi e Rapporto coi cittadini (livello di coinvolgimento del cittadino da parte dell’amministrazione comunale, tempi medi di erogazione dei servizi), Appalti e Rapporto coi fornitori (capacità di un Comune di contrastare e prevenire la corruzione), Ambiente (raccolta differenziata, qualità aria, verde, acqua). Per la classificazione, Etica ha utilizzato sette classi di valutazione: Excellent (tra 90 e 100 punti), Very good (80-89), Good (60-79), Satisfactory (50-59), Weak (40-49), Poor (20-29), Fallible (0-19). Dalla graduatoria generale, dominata da Prato (69.9) e Milano (69.6), il dato che salta subito all’occhio è la sostanziale parità tra i Comuni in grado di raggiungere i 50 punti, quindi un livello soddisfacente, e quelli che non superano questa soglia. Trapani è il capoluogo più virtuoso della Sicilia (77esimo, 41.3 punti), mentre Agrigento (106esima posizione), a pochi passi dal fondo della classifica, è la peggiore tra le nostre corregionali. L’analisi, base conoscitiva oggettiva su cui impostare eventuali interventi di spending review, è testimonianza del fatto che la strada da percorrere è ancora lunga, nonostante gli evidenti progressi degli ultimi anni. Il gruppo di lavoro autore del report reputa fuorviante, oltre che pericoloso, porre l’accento sulla necessità di evitare appesantimenti burocratici e ridondanze negli adempimenti e, implicitamente, di ridurre gli obblighi di pubblicazione nella sezione Amministrazione trasparente dei siti web delle Amministrazioni Pubbliche; l’azione, secondo gli analisti di Etica, deve essere orientata ad aiutare le amministrazioni a lavorare in maniera efficiente, col supporto di un piano per i Comuni diretto da una regia nazionale in grado di supervisionare e valutare una intelligente allocazione delle risorse.
Classifica capoluoghi di provincia, prime 10 posizioni:
1. Prato, Toscana (69.9) 2. Milano, Lombardia (69.6) 3. Cuneo, Piemonte (68.4) 4. Reggio Emilia, Emilia Romagna (68.3) 5. Bologna, Emilia Romagna (67.5) 6. Udine, Friuli Venezia Giulia (67.5) 7. Firenze, Toscana (66.1) 8. Treviso, Veneto (65) 9. Venezia, Veneto (64.8) 10. Pavia, Lombardia (64.4)
Capoluoghi siciliani: 77. Trapani (41.3), 88. Caltanissetta (36.9), 89. Messina (36.9), 97. Ragusa (33.5), 98. Enna (33.3), 102. Palermo (30.9), 104. Siracusa (30.1), 105. Catania (29.7), 106. Agrigento (28.1)