Quotidianamente si leggono notizie di persone nel mondo che decidono di intraprendere lunghi viaggi a piedi attraversando regioni o addirittura continenti. Nonostante i numerosi chilometri da percorrere, l’obiettivo di queste persone è raggiungere l’obiettivo in un tempo prefissato.
Come non citare il romanzo di Jules Verne che racconta l’impresa del ricco inglese Phileas Fogg che decise di percorrere il giro del mondo in soli 80 giorni! Il racconto di Verne era totalmente inventato, ma nella vita reale molti si cimentano in imprese di questo tipo.
Nel 2018 l’americano Colin O’Brady, ex atleta professionista di 33 anni decise di percorrere l’Antartide, collezionando 1.600 chilometri in 54 giorni. Queste sfide non riguardano solo i giovani ma anche persone più avanti negli anni. Per compiere un’impresa del genere c’è bisogno di allenamento ma anche di esperienza.
Un’impresa simile sarà intrapresa dal giovane trentatreenne siciliano Giuseppe Bica, che nella vita di tutti i giorni si occupa di marketing e che nel tempo libero pratica diversi sport. Il suo obiettivo è partire da Trapani ed arrivare a Palermo in sole 24 ore.
L’impresa è davvero ardua se si considera che il percorso percorribile a piedi tra il punto di inizio e il traguardo è di circa 100 km. Inoltre, il tracciato da percorrere non è in pianeggiante, bensì composto da tratti in salita, fino ad arrivare a 700 metri d’altezza, ed altri tratti in discesa. Per affrontare un’impresa del genere è necessaria la giusta preparazione fisica, per dosare opportunamente le energie ed avere la certezza di arrivare indenni al traguardo.
Il giovane siciliano infatti, ha praticato diversi sport nella sua vita, tra cui CrossFit e l’OCR (che sta per “Obstacle Course Race”) più conosciuto nella versione commerciale delle Spartan Race. Nel dettaglio, per chi non conoscesse questi sport, il CrossFit, che molti reputano uno sport vero e proprio, è in realtà una tecnica di rafforzamento e condizionamento fisico che ha come caratteristica principale l’alta intensità di esecuzione (HIT – High Intensity Training). Esso è incentrato su una serie di movimenti funzionali in continua evoluzione ed è uno sport molto diffuso oggi anche nelle palestre Italiane.
Invece, l’Obstacle Course Race è una vera è propria competizione incentrata nel superamento di vari ostacoli fisici che richiedono forza e resistenza.
Il giovane ragazzo, protagonista dell’impresa, non soltanto ha praticato i suddetti sport nella sua vita, ma ha anche partecipato agli ultimi due campionati interegionali di Sicilia-Calabria, sfiorando la qualificazione per le finali nazionali.
Attualmente compete a livello amatoriale in gare podistiche, dagli sprint alle mezze maratone, ai trail così come a triathlon sprint e olimpici. Non è difficile allora credere al fatto che, gli amici di Bica, lo definiscano una persona audace, lui stesso dichiara: “Mi piace piuttosto pensare di poter contare su una innata curiosità che mi guida alla costante ricerca di nuove possibilità, laddove spesso altri si accontentano”. Oltre alla preparazione fisica infatti, è necessaria anche una forte determinazione ed audacia, caratteristiche che non sembrano mancare al giovane siciliano.
Un altro fattore da considerare è sicuramente il momento storico in cui ci troviamo ed in un cui si colloca questa impresa. Il COVID-19 infatti ha condizionato tutti gli sport e quindi gli atleti che li praticano, impedendogli di allenarsi come erano soliti fare quotidianamente e l’allenamento, si sa, è vitale per gli atleti di ogni disciplina. Anche il giovane siciliano, che non è un’atleta di professione, ma che pratica quotidianamente dello sport, ha subito gli effetti del lockdown. L’impossibilità di spostarsi infatti, gli ha impedito di intraprendere altre due avventure che progettava da tempo: il Cammino di Santiago ed una traversata dell’intera Italia in bicicletta.
Il cammino di Santiago è uno dei più celebri da percorrere sia per i podisti che per i semplici pellegrini. L’obiettivo del ragazzo siciliano era di intraprendere il percorso “Francese” del Cammino di Santiago, lungo circa 800 km divise su 33 Tappe, che va dai Pirenei fino alla Galizia e richiede mediamente un mese. Il Cammino di Santiago non è soltanto una prova fisica ma il percorso è costellato da numerose tappe suggestive come: Navarra, La Rioja, Galizia ed altre ancora. L’altra avventura in programma era percorrere l’Italia in bicicletta da Trapani fino al Brennero, traguardo segnato dal confine austriaco, per un totale di 2000 km spalmati su 20 tappe, con un dislivello complessivo di oltre 35000 metri.
Sicuramente il Cammino di Santiago e la traversata della penisola in bicicletta sarebbero stati un’ottima preparazione per il giovane Bica preparandolo ad affrontare il viaggio da Trapani a Palermo. Per ripiegare alle imprese mancate, il trentatreenne di Trapani ha deciso di aspettare condizioni più favorevoli e di progettare nuove avventure a corto raggio e più vicine al suo paese d’origine. Difatti ha raggiunto San Vito Lo Capo partendo da Paceco, percorrendo 35 km in solo poco più di 6 ore di camminata. Sarà stata la bellezza del mare di San Vito Lo Capo ad ispirargli il progetto per una nuova escursione: percorrere 100 km verso Palermo in sole 24 ore. Così è nata l’avventura prefissa dal giovane siciliano, il quale ha deciso di voler raggiungere Palermo partendo da Torre di Ligny a Trapani. Il traguardo è stato fissato più precisamente al bellissimo Teatro Massimo di Palermo.
La distanza tra Trapani e Palermo è la stessa della celebre maratona dei 100 km, anche nota come “ultra-maratona” (che ha una distanza massima di 42,195 km) e si svolge correndo e non camminando.
Il giovane siciliano afferma che ci sono in giro per il mondo delle competizioni oppure eventi a scopo benefico che propongono questa distanza, da compiere entro 24 ore. Molti non riescano a portare a termine il percorso prefissato. La prima causa di abbandono si ha per le inevitabili vesciche che colpiscono i piedi, sottoposti ad un intenso e prolungato sovraccarico.
Oggi le ultra-maratone sono diffuse in tutto il mondo, una delle più celebri è la “Sparthathlon” lunga 246 km che parte dall’Acropoli fino ad arrivare alla statua di Re Leonida. Un’altra celebre maratona si svolge annualmente a New York e prevede 3100 miglia da percorrere su un circuito di 883 metri da completare in 51 giorni. In Italia invece le ultra-maratone più famose sono la “100 km del Passatore” da Firenze a Faenza, e la “Pistoia-abetone Ultramarathon”.
Tornando all’impresa del trentatreenne siciliano, la partenza è prevista per sabato 20 alle ore 18.30 in cui “un nutrito gruppo di amici mi sosterrà per le prime ore di cammino”, dichiara il giovane. Successivamente, per buona parte della notte gli terrà compagnia lo zio Antonino. Ed infine affronterà la parte finale, quella più dura, da solo con lo scopo di superare i suoi limiti.
Più nel dettaglio il percorso seguito sarà:
Trapani – Crocci – Casalbianco – Crocevie – Buseto – Castellammare del Golfo – Alcamo Marina – Balestrate – Partinico – Monreale – Palermo. Per un totale 100 km da percorrere in sole 24 ore.
La sfida ambiziosa del ragazzo siciliano non ha l’obiettivo di superare solo i propri limiti ma vuole essere un esempio e fonte di ispirazione.
“Molti, dentro e fuori i confini del nostro paese, sono più inclini ad immedesimarsi in una persona comune impegnata in un’avventura fuori dal comune. Vorrei che anche altri, come me, abbandonassero la propria comfort zone e sfidassero se stessi in qualcosa di epico, ognuno nel proprio piccolo. Sono fermamente convinto che tutti noi siamo capaci di grandi cose, se sottoposti ai giusti stimoli. Io voglio essere quello stimolo!”.