Sono stati completati gli interventi di manutenzione della torre campanaria della chiesa del Carmine di Marsala nell’ambito della campagna promossa da “Le vie dei tesori”. Gli interventi hanno riguardato sia la parte esterna che l’interno della torre campanaria. Dapprima, con l’utilizzo di una piattaforma aerea, è stato pulito il piano del tamburo della cupola, che si trovava in uno stato di degrado avanzato. «Vi erano depositi di guano stratificati e solidificati, misti a zolle di materiale organico-vegetale, di grossa consistenza, che impedivano il corretto deflusso delle acque meteoriche – spiega l’architetto Vito Palmeri dell’Ufficio diocesano per i beni ecclesiastici e l’edilizia di culto – causando la presenza di zone di umidità sull’intradosso della cupola». Sul piano del tamburo della cupola, attualmente, si trovano anche alcuni elementi lapidei del parapetto (pinnacoli a palla), ornati in pietra, probabilmente smontati, anni addietro, per ragioni di sicurezza. «Per impermeabilizzare la cupola stessa – chiarisce ancora l’architetto Palmeri – è stato applicato un idoneo idrorepellente, senza alterare l’aspetto cromatico delle antiche maioliche». All’interno della torre, invece, gli operai hanno provveduto a spazzolare e pulire gli intonaci interni, al consolidamento degli intonaci interni. Tutti interventi effettuati di concerto con la Soprintendenza ai beni culturali di Trapani. Già nel luglio dello scorso anno sulla torre campanaria del Carmine – coi fondi 8×1000 – la Diocesi era intervenuta per la messa in sicurezza, provvedendo alla manutenzione delle finestre metalliche, pulitura degli intonaci, raschiatura e pulitura da elementi organici e inorganici depositati all’interno dell’antica scala elicoidale. Il monumento marsalese venne scelto, lo scorso anno, come tappa de “Le vie dei tesori”, riscuotendo un successo inaspettato di pubblico. Ecco perché la Fondazione “Le vie dei tesori” ha chiesto ai suoi follower di scegliere tre tesori da restaurare. È stata così avviata una votazione on line, e il pubblico ha selezionato tre beni tra i sei proposti. Con circa diecimila voti (circa il 41,5 per cento dei partecipanti), è arrivato primo l’olio su tavola della Cappella della Mortificazione, nel complesso dei Domenicani a Trapani, seconda la cupola del campanile del Convento del Carmine di Marsala (40,9 per cento dei voti) e terzi le sfingi del Gymnasium dell’Orto Botanico di Palermo.