Liberty Lines ha deciso di utilizzarli per i controlli anti virus
Detto e fatto. In giornata c’è stato un comunicato stampa della Liberty Lines a proposito della notizia, risultata per fortuna infondata, di un marittimo componente di un equipaggio, quello del “Vittoria M”, colpito dal virus del Covid 19. Il tampone ha dato esito negativo, stesso risultato per gli altri suoi compagni di lavoro. Ma la Liberty Lines nel dare la notizia ha preannunciato altre due iniziative. Quella di una convenzione con una struttura sanitaria di Messina per avere risultati più celeri su altri eventuali controlli per gli equipaggi della società, ed anche quella di iniziative ” nell’ambito delle proprie competenze, tutte le misure previste per la gestione dell’emergenza Covid per i passeggeri e per gli equipaggi, sia a terra che a bordo”. Già oggi i passeggeri degli aliscafi della Liberty Lines hanno potuto avere diretta conoscenza del genere delle iniziative. A terra e a bordo degli aliscafi la presenza di vigilantes con il compito di far rispettare le norme sulla prevenzione del virus. Controllo della temperatura per chi sale a bordo e mentre si viaggi la verifica che i passeggeri, e gli equipaggi, indossino la mascherina.
A far funzionare meglio la cosa il colpo d’occhio fornito, si tratta di vigilantes che si fanno facilmente notare, anfibi e vestiti di nero, indumenti di carattere prettamente militare. Come se dovessero andare a garantire sicurezza da assalti di pirati ladroni. Incutere paura non è la cosa migliore, soprattutto se si tratta di garantire la sicurezza su mezzi navali dove almeno in questo periodo a viaggiare sono in particolare turisti. E’ vero c’è chi ci ha detto che qualche vigilantes lo hanno visto anche sorridere, ma probabilmente sarebbe opportuno rivedere questa scelta che al turismo potrebbe far male, peggio di quello che può fare il virus. Immaginate un po’ se la stessa cosa venga imitata negli uffici pubblici, sugli aerei, immaginate se questa scelta venisse seguita dal Governo militarizzando le città. Sarebbe l’era del terrore, ci salveremo dal virus? Forse si forse no, sicuramente l’immagine di tanta, troppa sicurezza spesso produce insicurezza in chi la subisce.