Operazione “Palude”, prosciolto l’assessore
Il Gip di Trapani su richiesta della Procura ha archiviato l’indagine per corruzione e voto di scambio nei confronti dell’assessore regionale alle Attività produttive della Regione on. Mimmo Turano. L’indagine era nata nel novembre 2018 nell’ambito dell’operazione “Palude”, un’attività investigativa della Guardia di Finanza del
comando provinciale, che portò alla luce un sistema finalizzato ad assicurare indebite agevolazioni a numerosi soggetti privati ed imprenditori in relazione agli adempimenti in materia di edilizia privata e lavori pubblici di competenza del Genio Civile di Trapani. A Turano, che all’epoca dei fatti era deputato regionale, veniva contestato un ‘patto corruttivo’ con Giuseppe Pirrello, ingegnere capo del Genio Civile. Turano, che è stato assistito dall’avvocato Lillo Fiorello del foro di Palermo, ha così commentato l’archiviazione: “Ho sempre avuto la massima fiducia nella giustizia e la certezza di essermi sempre mosso con correttezza e limpidezza. Ringrazio il mio avvocato e soprattutto il Presidente della Regione che fin dal primo momento di questa amara vicenda mi ha manifestato comprensione e fiducia”.
I fatti contestati dalla Procura di Trapani si riferivano al periodo compreso tra maggio 2016 a maggio 2017, all’epoca Turano era deputato regionale all’Ars e proprio in virtù di questo ruolo – secondo l’ordinanza e l’ing. Pirrello c’era “un implicito e generale patto corruttivo”. La vicenda si inseriva nella gestione dei lavori del porto di Castellammare del Golfo e la gestione di una concessione demaniale marittima inerente l’esercizio del pontile di un ‘amico del Turano, Mariano Ascari per salvaguardandone l’interesse per la stagione estiva 2017”. Fatti per i quali la Procura non ha raggiunto prove di colpevolezza a carico dell’on. Turano.