CARINI – A causa degli elevati costi di smaltimento dei rifiuti speciali, non sono poche le imprese di fornitura di materiale per l’edilizia che uniscono alla loro normale attività quella di favorire le ditte di costruzione operanti nel territorio, creando dei veri e propri punti di raccolta rifiuti e garantendo così a queste ultime un abbattimento dei costi per il versamento dei rifiuti. Il sistema, che genera un illecito volume di affari, è reso apparentemente lecito attraverso la collaborazione di ditte autorizzate al trasporto dei rifiuti e aziende autorizzate alla trasformazione del rifiuto.
E proprio questo era il sistema utilizzato da alcune ditte di Carini che, offrendo illecitamente un servizio di raccolta e stoccaggio del materiale proveniente da demolizioni, ristrutturazioni o lavori edili in genere e garantendo un abbattimento dei costi di gestione, ingeneravano e si garantivano un volume di introiti illeciti.
L’attività investigativa sviluppata dalla Compagnia Carabinieri di Carini ha consentito il sequestro preventivo di 22 autocarri utilizzati per il trasporto illecito del materiale dalle ditte ed il deferimento in stato di libertà per 18 persone responsabili, a vario titolo, di attività non autorizzata di smaltimento illecito di rifiuti speciali, consistente nel trasporto e stoccaggio in discarica abusiva di sfabbricidi e nella circostanza veniva sottoposta a sequestro preventivo anche un’area di circa 100 mq ove era stata realizzata la discarica abusiva. L’ammontare dei vari sequestri si aggira a circa 350.000 mila euro.