PALERMO – Continua l’inchiesta su alcuni apparati deviati all’interno dell’Università di Palermo, avviata circa un anno fa dalla Procura di Palermo, in merito all’ipotesi di reato di falso, frode informatica e corruzione. Nell’inchiesta degli esami fantasma sarebbero finiti 32 imputati, tra impiegati universitari e laureati. Tra i laureati figurerebbe anche Alessandro Alfano, fratello del segretario nazionale del PDL Angelino. Secondo i magistrati alcuni studenti, in collaborazione con il personale delle segreterie universitarie, avrebbero fatto caricare materie nei piani di studio di alcuni studenti. La vicenda fu denunciata dal Rettore Roberto Lagalla nel 2010. Le indagini si concentrano soprattutto nella Facoltà di Economia e Commercio, dove si ipotizza un sistema di esami falsi particolarmente radicato.