CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Sulla questione del forno crematorio a Castellammare del Golfo, interviene con un’ accorata lettera, indirizzata al primo cittadino Nicola Rizzo, l’ex Sindaco e attuale consigliere comunale Nicola Coppola.
Al Signor SINDACO
Pur consapevole che rientrare , mio malgrado, nella vicenda del forno crematorio non fa che aumentare il degrado istituzionale nel quale purtroppo ci siamo da tempo incanalati senza che si riesca ad intravedere possibilità di uscita, ho il dovere di intervenire perché nella foga inusuale dei gruppi di maggioranza e nel tenore della conferenza stampa sono stati tirati in ballo , oltre al sottoscritto, anche persone che per questa città hanno dato tanto e meritano di essere se non rispettate almeno lasciate tranquille.
Mi riferisco ai consiglieri comunali e ai miei collaboratori in giunta, tra cui il vice sindaco Salvo Bologna al quale in maniera astiosa è stato riservato un giudizio sprezzante non solo in quanto assessore ma anche per la sua appartenenza politica.
Invero questastoria non merita tanta polemica, mi ero soltanto permesso di affermare che quella vicenda del 2017 era da considerare chiusa perché dopo l’approvazione tecnica in giunta, il consiglio anche a seguito del dissenso manifestato in città, esattamente come ora, aveva inteso cassare l’iniziativa in consigliocon il diniego di inserimento nel documento unico di programmazione.
Ho detto che questa era una vicenda nuova che partiva da una scelta politica, peraltro legittima, infatti , Le ricordo,che era ricominciata il 2 ottobre 2019 alle ore 17,00allorquando fu tenuta una conferenza al castello sul tema “IL FUTURO DEI CIMITERI URBANI TRA PROGRESSO , FEDE E AMBIENTE” relatori autorevoli oltre al Sindaco erano stati l’ing. Angelo Mistretta, il Dott. Domenico Trapani (A.R.P.A. Sicilia) il Dott. Filippo Giglio (esperto di politiche ambientali) Don Alberto Giardina (Diocesi di Trapani) el’Arch. Carlo Foderà (Ass. Amici della terra).
E’ fin troppo evidente che la trattazione in positivo di quegli aspetti ambientali, urbanistici ed etici riaprivano la strada per la riproposizione del tempio crematoio, ed infatti puntualmente la ditta il 21 gennaio 2020 chiede il riesame.
Oggi, sono state provocate le stesse reazioni di allora e LEI invita il consiglio ad esprimersi contro la realizzazione semplicemente perché non lo vuole la città.
Allora ci dobbiamo chiedere perché indirizziamo l’U.T. a fare eventualmente altri studi approfonditi, quando sappiamo che non ci servono le valutazioni tecniche, in pratica non ci servono studi finalizzati ad appurare gli effetti che il forno produce , se cioè si sono danni all’ambiente (almeno sulla carta) o meno , visto che il consiglio deve dare seguito alla posizione SUA ,nostra e della citta’che ci pare essere assai decisa per il NO.
Mi chiedo perchè abbiamo vomitato tanti insulti sugli attori politici del 2017, e perché vogliamo far passare come doveroso il seguito alla decisione del C.C. del 2017 che chiaramente aveva inteso CREMARE la vicenda; il segretario interpellato ha detto ovviamente che entro tre mesi bisognava rispondere alla richiesta di reiterare l’esame del progetto avanzata dalla ditta il 21 gennaio 2021 .
Perché provare ancora , anche con studi approfonditi effettuati , ove necessario , da professionisti esterni all’amministrazione quando sappiamo perfettamente che la risposta è di tipo sociale quando sappiamo che la città questo impianto non lo voleva nel 2017 e non lo vuole oggi ?, se questi studi arrivano cosa facciamo, cambiamo opinione ? .
Le reazioni della città superano gli studi tecnici, quelli ambientali e quelli etici.
Mi creda Sindaco, non serve a questa città il clima rissoso che coinvolge oltre alla politica anche le associazioni e i privati ;se alla sua maggioranza serve un bersaglio per sentirsi viva, veda se sono sufficiente io e lasciamo in pace gli altri, è certo che compete soprattutto a Lei e poi a tutti noi, determinare un clima totalmente nuovo per provare a riprendere un cammino che , al netto delle difficoltà oggettive, deve rispondere alle tante emergenze che ci sono in ogni settore della vita amministrativa.
Cordiali saluti Nicolò Coppola