Il sudore dei lavoratori per un Giro d’Italia emozionante
Si parla di ciclisti, campioni e il loro sudore, ma Giro d’Italia significa anche migliaia di lavoratori che lavorano duramente per rendere possibile lo svolgimento in sicurezza della gara e per trasmettere la passione che sta dietro la “Gara Rosa”.
I grandi campioni attirano e affascinano per il loro duro lavoro di preparazione atletica e i tanti chilometri fatti per raggiungere l’obiettivo. I grandi campioni danno emozioni. Tutto questo però è possibile anche grazie a tutti coloro che stanno dietro le quinte: preparatori, giudici di gara, transennisti, operatori tv e tanti altri lavoratori.
Non si può non citare coloro che da giorni corrono come i pazzi per dare la giusta visibilità all’evento e permetteranno il giusto svolgimento, in sicurezza, della “Corsa Rosa”. Tra questi anche appassionati e anche per questo non sentono la stanchezza, ma qualcuno di questi ci confessa: “la stanchezza? La sentiremo tutta appena finirà, ma fino ad allora sarà una corsa senza sosta”, sembra sentir parlare Nibali, il ciclista italiano-siciliano più rappresentativo e questo fa capire come ancora una volta il Giro d’Italia rappresenti l’Italia unita, quella che non si arrende e che lavora duramente: che sia per la vittoria al Giro o per lo stipendio. I lavoratori ancora una volta al centro del successo italiano, quelli sballottati da una città ad un’altra dell’Italia, anche un po’ incazzati, ma credetemi come non capirli: stress e fatica mentale.
Il grande Giro sarà merito anche loro, quelli che rappresentano la concretezza della corsa, senza loro non sarebbe “Grande” e non sarebbe il simbolo di un’Italia che ce la fa, che non si perde in slogan e effetti speciali, ma realizza con il cuore e con la mente per un risultato unico, cioé la “corsa rosa” che si tinge di sentimenti e lavoro, elementi che ne fanno un esempio internazionale di passione e organizzazione.