In Europa il Movimento 5 Stelle perde pezzi: Eleonora Evi, Rosa D’Amato, Ignazio Corrao e Piernicola Pedicini hanno deciso di dire stop alla loro esperienza nel movimento. Tutti gli occhi puntati a Roma e sui territori
Il Movimento 5 Stelle dalle elezioni europee in poi ha attraversato una crisi profonda e a nulla è valso il cercare di strutturarsi, quindi darsi una quadra, infatti da quel momento in poi più numerose gli abbandoni. Ultimo caso quello di quattro eurodeputati, cioé Eleonora Evi, Rosa D’Amato, Ignazio Corrao e Piernicola Pedicini. Un evento non indolore, ne sono prova le parole dure dell‘eurodeputato Ignazio Corrao in un post su un social, nel quale sottolinea “l’amore inziale”, la fase di delusione e in fine la “rabbia”, così potrebbe essere sintetizzato. Il deputato europeo nello stesso post ricorda i tempi in cui chi veniva eletto del Movimento era il paladino della trasparenza, cioé colui che doveva portare la luce dove non c’era, ma era anche sinonimo di lotta per i diritti dei cittadini. E poi? Poi ci sono le elezioni europee gestite male, che hanno portato ad un risultato elettorale negativo e forse alla “paura”. Un altro elemento decisivo per la crisi 5 stelle la partecipazione del Movimento ai governi nazionali, prima con alleata la Lega e poi il Partito Democratico, questo ha portato ad accettare decisioni non combacianti con la propria linea e questo ha portato ad una ulteriore erosione di consensi. Interpretazione che sembrerebbe essere confermata dalle parole dell’eurodeputato Corrao, che inoltre sottolinea la “giravolta sul MES”, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
L’intera vicenda fa ripercorrere le fasi che hanno portato il Movimento 5 Stelle da “astro nascente” a colpevole di aver tradito i suoi ideali, questa l’opinione dei fuoriusciti, sia a livello nazionale che locale.
Ora molti si fanno la domanda: che cosa succederà al Movimento?
Una domanda, quella di cosa succederà ora, alla quale non è semplice dare una risposta certa, perché come è normale nell’ambito politico potrebbe essere contradetta da scelte improvvise, ma è doveroso parlarne e tentare di capire la possibile evoluzione, perché si sta parlando del Movimento che doveva rivoluzionare il Paese e che ha raggiunto vette altissime, ma forse quell’aria stessa è stata la causa di una veloce inversione di tendenza.
Come inciderà quest’ultima “scissione”
Capire cosa succederà dopo quest’ultima “scissione” diventa davvero interessante: questa scelta porterà a creare un altro soggetto politico? O semplicemente rappresenterà l’uscita di scena di un generazione politica che potrebbe esser ricordata, prendendo a prestito le parole di Vasco Rossi nella sua canzone “Stupendo”, così: “Ricordo chi voleva un mondo meglio di così. Sì proprio tu che ti fai delle storie…”, il cantautore parla di ricordi, quindi di un qualcosa che non c’è più e lascia l’amaro in bocca in chi ci ha creduto.
Scelte nazionali e locali
Infine un aspetto che ci darà una visione più netta della portata di quest’ultimo evento, cioé dell’abbandono dei quattro deputati europei, sarà come questo inciderà su scelte nazionali e locali. Altre “scissioni”? Questo è plausibile, nonostante Di Batista, che è la voce critica interna al Movimento e che ogni giorno bacchetta Movimento e Governo Conte, ha espresso la sua contrarietà a queste fuoriuscite. Nonostante questo sembra che alcuni esponenti nazionali e locali siano tentati di sceglie la carta di abbandonare il Movimento 5 Stelle. Un evento, quello di altri abbandoni che però non sarebbe una novità, infatti sono note le lotte, anche dure, interne al Movimento, come se ci fosse un’opposizione interna.
“Scissione” la parola del presente del Movimento 5 Stelle
“Scissione” sembra la parola del presente e del futuro del Movimento 5 Stelle. Esempi ce ne sono tanti di questa tendenza, basti guardare cosa è successo in Sicilia, cioé la defezione di alcuni parlamentari regionali, che hanno creato un altro soggetto politico.
Il particolare: Palmeri e Corrao, due esponenti della Città di Alcamo
Quale il particolare che risalta? Il fatto che la siciliana Valentina Palmeri, ex deputata grillina all’Assemblea Regionale Siciliana, ora in Attiva Sicilia, e il siciliano Ignazio Corrao deputato europeo, siano alcamesi. Inoltre ad Alcamo, considerata la città più grillina d’Italia, è nota la divisione interna, infatti anche nell’ultimo consiglio comunale, si è di nuovo palesato una frizione interna. Già da tempo c’è un rapporto teso tra Amministrazione grillina e alcuni componenti della maggioranza stessa, che rimproverano la Giunta di essere poco trasparente. Ritorna la parola “trasparenza”, che è molto cara al mondo grillino e che molti denunciano essere stata messa da parte dai vertici a tutti i livelli.