Restituiti alla Regione 120 beni demaniali

Ieri mattina il consiglio dei Ministri ha approvato il trasferimento di proprietà dallo Stato alla Regione Sicilia di oltre 120 beni demaniali. Si tratta in prevalenza di beni storico-culturali ma vi sono compresi anche fari e caserme. Tra questi possiamo trovare l’area archeologica di Siracusa, la Valle dei templi di Agrigento il Palazzo dei
Normanni, a Palermo, e la Colombaia di Trapani.

“E’ un’iniziativa di grande rilievo, a lungo richiesta dalla Regione, con cui si realizza il trasferimento di beni archeologici e storico – artistici che arricchiscono il patrimonio siciliano e consentono di avviare la piena utilizzazione dei fondi europei per la loro valorizzazione” afferma l’assessore per l’economia, Gaetano Armao, che, su delega del Presidente Lombardo, ha partecipato al consiglio dei ministri di ieri mattina.

Si tratta di un risultato importante per riuscire così a tutelare più da vicino pezzi della storia siciliana e nazionale che un controllo statale avrebbe reso indubbiamente più difficile. “L’investimento sul patrimonio culturale, oltre a difendere la nostra eredita’, i segni e le testimonianze della tradizione, potra’ servire anche per creare nuove occasioni di lavoro e favorire lo sviluppo economico e sociale della Sicilia il  cui “brand” di arte e cultura e’ conosciuto in tutto il mondo” afferma l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana, Sebastiano Missineo.

Ma dall’altra parte risulta un impegno particolarmente importante anche da un punto di vista economico,  considerando l’attuale stato di degrado di parecchie costruzioni: “siamo anche consapevoli – continua l’ass. Missineo – che la loro gestione comportera’ un onere in piu’ e che dunque sara’ necessario anche un ulteriore sforzo per sostenere i maggiori costi per la tutela e la valorizzazione di questi siti”.

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Eva Calvaruso, classe 1984, vive ad Alcamo, spirito da ventenne e laurea in Economia. Animo hippie e fan sfegatata di Guccini. Curiosità, passione e una continua ricerca della verità l’hanno spinta a diventare una giornalista.