con la presente nota, voglio rappresentarLe la grave situazione che riguarda il presidio ospedaliero San Vito e Santo Spirito della città di Alcamo, chiedendole di intraprendere urgentemente le iniziative più opportune al fine di superare le gravi mancanze di personale medico-sanitario”. Così inizia una lettera dell’Eurodeputato Ignazio Corrao indirizzata all’Assessore Regionale Ruggero Razza, e continua:
“Nell’ambito della carica parlamentare che rivesto, ma soprattutto nel ruolo di rappresentante dei cittadini, sono stato investito da alcune fondate preoccupazioni sulle criticità riscontrate nel reparto di cardiologia del nosocomio alcamese che rischia concretamente di essere ancora una volta depotenziato in vista di un’imminente riduzione di personale.
I cittadini del comprensorio alcamese, ma anche quelli dei comuni limitrofi che fruiscono del locale presidio, si sono svegliati il giorno di Natale con questa ennesima imminente penalizzazione e alla vigilia dell’epifania non riscontrano alcuna risposta da parte degli organi competenti e dell’Assessorato che Lei rappresenta che è l’istituzione di riferimento.
Mi risulta impossibile pensare che i suoi uffici non siano a conoscenza del problema lamentato, considerato che uno dei suoi colleghi in giunta regionale è proprio di Alcamo e dovrebbe conoscere alla perfezione il comprensorio e le vicende della sanità provinciale.
Non è ammissibile assistere ancora a continue riduzioni di preziose risorse umane di quel che resta dell’ospedale alcamese, il cui potenziamento è sempre stato presente nelle storiche campagne elettorali dei politici locali (ci troviamo infatti, nuovamente a ridosso di una campagna elettorale locale) ma gli stessi, nei momenti in cui vi erano le possibilità di far qualcosa di concreto, tutto hanno fatto tranne che difenderlo o potenziarlo. Così come un territorio strategico e molto popolato come quello in questione meriterebbe.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: si continua a far fronte alle, purtroppo numerose, richieste del circondario con un organico drasticamente ridotto, compromettendo inevitabilmente la qualità della prestazione sanitaria da offrire all’utenza, con ovvie ripercussioni sulla salute dei cittadini alcamesi e dei Comuni limitrofi, che non meritano di essere trattati come cittadini di serie B.
Ciononostante, i medici e gli operatori sanitari, attualmente in servizio ad Alcamo, non si sono mai risparmiati rispondendo – al meglio delle loro possibilità – alle istanze dell’utenza dovendo spesso, loro malgrado, rinunciare alle ferie e ai riposi che, come è noto, sarebbero necessari per ripristinare le necessarie energie per rendere una migliore prestazione a tutela dei pazienti stessi.
Questa volta è il turno della cardiologia magari domani di un ulteriore settore di una struttura fondamentale che offre servizi a cittadini di diversi comuni della provincia trapanese ma anche di quella del Palermitano.
Il sindaco di Alcamo ha già provveduto a portare tutte le citate circostanze all’attenzione del Commissario Straordinario dell’ASP di Trapani, dott. Paolo Zappalà, al direttore sanitario dell’ASP dott. Gioacchino Oddo e per conoscenza al Prefetto, a Lei Assessore Regionale alla Salute e al referente aziendale della direzione medica alcamese, manifestando forte preoccupazione e necessità di interventi al fine di garantire il necessario fabbisogno del personale medico e sanitario.
Le superiori criticità a cui Lei, come Assessore, non può non dare riscontro necessitano di una immediata soluzione e i pazienti, di un’adeguata risposta ai propri bisogni attraverso l’offerta di un’efficace prestazione da parte dei sanitari che, in queste condizioni, rischiano a breve di non poter più garantire.
Assessore, sono certo condividerà che tale inerzia non può essere oltremodo tollerata ed è prioritario che il Suo Assessorato ponga in essere quelle misure che inducano gli enti competenti, ivi compresa la ASP di Trapani, a dar seguito alle già rappresentate richieste di emergenza e di certezza per il futuro della cardiologia ad Alcamo.
Per questi motivi Assessore, pur comprendendo le difficoltà organizzative legate all’emergenza sanitaria in atto, Le chiedo di accogliere le odierne istanze con spirito collaborativo, nel tentativo di migliorare le condizioni di lavoro dei Medici e di continuare a garantire la qualità delle prestazioni ospedaliere da offrire ai pazienti.
Confidando in un positivo riscontro colgo l’occasione per porgere cordiali saluti e augurarLe buon anno”.