La vicenda dell’accesso pubblico al mare della Tonnara di Scopello, e il contrasto alla speculazione degli accessi al mare da parte dei privati, si avviano verso una nuova tappa.
Nelle scorse settimane, il Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) si è espresso in merito al ricorso in appello presentato dal Comune di Castellammare del Golfo, guidato dall’allora Sindaco Nicola Coppola.
Uno spiraglio in più a favore di coloro che considerano un diritto sacrosanto l’accesso pubblico al mare (in questo caso supportato anche da particelle demaniali e prove documentali), a differenza della sentenza del TAR Sicilia che si era espressa in direzione univoca in favore della Proprietà privata.
Infatti, secondo i giudici del CGA la questione non è del tutto chiusa, come aveva sentenziato il TAR in precedenza. Nella ordinanza del CGA, datata il 22 Dicembre 2020, si da incarico ad un consulente super-partes di approfondire la vicenda in quanto, a detta dei giudici, non è matura per una decisione definitiva essendo indispensabile integrare il compendio probatorio offerto dalle parti attraverso una dettagliata verificazione.
L’incarico di preparare una dettagliata ed oggettiva descrizione dei luoghi della controversia, è stato affidato al direttore, o a un delegato, dell’Ufficio del Genio Civile di Catania.
Sempre i giudici del CGA hanno stabilito la possibilità alle parti (Proprietà e Comune di Castellammare del Golfo) di nominare un proprio consulente-tecnico di fiducia per depositare eventuali osservazioni alla relazione del tecnico nominato.
Nella giornata di ieri, il Circolo Metropolis da sempre in prima linea in difesa del territorio, a firma del suo Presidente Paolo Arena, ha chiesto all’Amministrazione Comunale di Castellammare del Golfo, in continuità e coerenza con l’operato delle passate amministrazioni e corrispondendo alle aspettative della cittadinanza, di provvedere tempestivamente alla nomina del Consulente Tecnico.
Il Sindaco Nicola Rizzo, nella sua nota di risposta a Metropolis, ha commentato che la nomina è già in corso. Ricevuta dal Cga la richiesta – prosegue Rizzo – abbiamo subito attivato il percorso amministrativo per l’individuazione di un consulente di settore che molto probabilmente sarà individuato tra le risorse tecniche presenti nel nostro ente.
L’accesso libero dell’estate 2015
L’accesso pubblico al mare di Scopello è una vicenda che ha radici lontane, ma una memoria recente. Negli anni recenti, infatti, la questione ha preso maggior vigore, supportata dalle richieste da parte di cittadini e associazioni, grazie all’impegno della scorsa Amministrazione, guidata dal Sindaco Nicola Coppola, e dai suoi dirigenti comunali, tra tutti l’Ing. Simone Cusumano.
Nel luglio 2015 l’Amministrazione Coppola, decise con alcuni provvedimenti, intenti a difendere l’interesse pubblico, di rendere nuovamente libero l’accesso al mare dei Faraglioni di Scopello. Da anni assoggettato ad un crescente ticket privato.
A dar forza ai provvedimenti del Sindaco, la delibera approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, nel Febbraio 2014, nel quale si demandava all’Amministrazione in corso di attivare tutte le procedure per rendere nuovamente libero l’accesso al mare antistante la Tonnara ed i Faraglioni di Scopello. Dopo aver ricostruito la storia del libero accesso al mare antistante i Faraglioni di Scopello, con due Ordinanze Dirigenziali del luglio 2015, emesse dall’Ing. Simone Cusumano e sottoscritte per condivisione dallo stesso Sindaco Coppola, era stato ordinato agli amministratori della Tonnara di ripristinare, nell’area demaniale marittima antistante i faraglioni e l’ex Tonnara di Scopello l’accesso pedonale libero e gratuito, così come risultava essere stato fin da tempi immemorabili.
Ordinanze, eseguite direttamente dall’Ing. Cusumano, coadiuvato dalle forze dell’Ordine, che hanno consentito l’accesso gratuito ma regolamentato, con presenza contemporanea all’interno dell’area demaniale di un massimo di 200 persone (facendo così cadere l’alibi che con un accesso pubblico si sarebbe generato un caos incontrollato).
L’impugnativa della Proprietà privata e la sentenza del Tar
Le ordinanze, furono poi impugnate dai proprietari-amministratori dell’edificio della Tonnara, al TAR Sicilia, con richiesta di sospensiva cautelare, subito accolta dallo stesso. Per poi pronunciarsi favorevolmente nei confronti dei privati nel settembre 2016.
Sentenza, quella del TAR, che però non ha convinto il Comune di Castellammare, e i tanti cittadini e associazioni locali, che immediatamente dopo il pronunciamento hanno richiesto il ricorso al CGA.
La situazione attuale
Negli ultimi anni, l’azione privata speculativa per l’accesso al mare nella zona costiera di Castellammare del Golfo, sembra essere diventata contagiosa. Dopo la Tonnara, anche altri accessi con formule più o meno variabili (parcheggi, transito o altro) sono diventati a “pagamento”: Cala Mazzo di Sciacca, Cala dell’Ovo, Puntazza e Fossa dello Stinco, solo per citarne alcune. Da aggiungere anche la vicenda poco chiara, emersa quest’estate, in merito ad una limitazione al transito nella zona di Cala Bianca.
Sembra di assistere passivamente e progressivamente ad un vero e proprio sacco per l’accesso libero al mare da parte dei privati. Forse, per smuovere le acque e cambiare il corso della storia, servirebbero ancora azioni in difesa dell’interesse “pubblico” come quelle messe in atto dalla passata Amministrazione di Castellammare del Golfo sull’accesso libero alla Tonnara di Scopello.