In Sicilia la riforma fiscale stenta ad essere applicata. I motivi non sono questa volta politici, ma burocratici. Manca l’accordo fra Stato e Regione sul trasferimento di risorse e di funzioni previsto dal federalismo fiscale. L’assessore all’economia della regione Sicilia, Gaetano Armao, lo ha affermato ieri in una sua dichiarazione, sottolineando che se l’accordo non verrà raggiunto, la manovra “penalizzerà la Sicilia ed i siciliani, imponendo sacrifici insostenibili”. Certo, non manca la volontà da parte di tutta la Ragione di contribuire al risanamento dello Stato: “la Regione siciliana insieme con le altre regioni a Statuto speciale – continua Armao – intende offrire il suo contributo al risanamento dei conti pubblici, ma occorrono equità e solidarietà nella distribuzione dei sacrifici”.
Voglia di contribuire, con spirito critico e non con passiva rassegnazione.