“Le aggressioni verso la Polizia Penitenziarie sono il frutto anche di politiche divisorie, che a volte hanno dato l’impressione di voler scaricare verso chi ha l’onere primario di custodire. Il giorno 8 febbraio ci recheremo all’Ucciardone a visitare il reparto dove sono richiusi detenuti di difficile gestione, chiedendo di farci accompagnare sia dal Professore Fiandaca Garante dei detenuti, che dal responsabile di Antigone Pino Apprendi”. Queste sono le parole di Gioacchino Veneziano Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria della Sicilia, in merito all’ennesima aggressione degli uomini della Polizia penitenziaria in servizio all’Ucciardone di Palermo.
“Noi come sindacato – dichiara Veneziano – prendiamo atto che tramite i mass-media, il garante dei detenuti e Antigone denunciano legittimamente le condizioni di vita dei reclusi, ma sembra che il vero problema non si voglia affrontare, giacchè pare che si cerca di responsabilizzare soltanto chi ha l’onore di custodire persone detenute, probabilmente anche malate.”
“Nessuno ha mai considerato – continua Veneziano – che la chiusura degli OO.PP.GG ha determinato la conseguenza che confinare al carcere di Ucciardone (ma in tutti gli istituti penitenziari) oltre 60 detenuti tra cui moltissimi con problemi psichiatrici, altri con reati di riprovazione sociale ed infine alcuni con il regime del 14/ bis O.P, in un reparto come la 9^ sezione dell’Ucciadone con delle celle dotate di suppellettili in ferro, in legno, e parti di porcellana, potesse aumentare il rischio che un detenuto possa farsi male, nonché di farlo a chi cerca di garantire l’ordine la sicurezza all’interno di un carcere…”
“Noi con ci stiamo più a questa guerra al massacro verso la Polizia Penitenziaria – continua il leader regionale della UIL di categoria- accusata di essere il male di tutto il sistema carcere, quando è provato che la mancanza di sinergia tra chi è deputato a garantire le esigenze di sicurezza, rispetto a quei detenuti che hanno la necessità di cure sanitarie e la necessità di una vigilanza particolare, in strutture non idonee, sta innalzando pericolosamente il livello di aggressioni verso chi nelle trincee penitenziarie, con il rischio che, di questo passo, potrebbe scapparci addirittura il morto.”
“La UILPA Polizia Penitenziaria – conclude – giorno 8 febbraio si recherà all’Ucciardone di Palermo, andando a visitare la sezione dove ormai quasi giornalmente vengono feriti i Poliziotti Penitenziari, invitando sia il Garante dei Detenuti, che il responsabile di Antigone, affinché unitamente possano rendesi conto che azioni comuni possono portare a risultati positivi, per evitare di creare stereotipi sbagliati davanti l’opinione pubblica”.