Festa di Don Bosco all’insegna della speranza in tempo di coronavirus, ma questo non ha fermato lo spirito salesiano e la difficoltà è stata superata con la “creatività” VIDEO
Lo spirito di Don Bosco non poteva non essere protagonista anche in tempo di coronavirus, infatti nel rispetto delle regole anti covid-19 i salesiani hanno saputo festeggiare quello che viene chiamato anche “mese di Don Bosco”, “inondando” gli oratori e portando nelle case dei credenti, e non, la gioia che è la caratteristica fondamentale del pensiero di Don Bosco. Naturalmente al centro dell’azione salesiana sempre i giovani, come è normale nel ricordare il “padre e maestro della gioventù”, ma sarebbe ingiusto non ricordare l’impegno e lo spirito messo in campo concretamente dai meno giovani, che ricordano di non perdere mai la speranza, che di solito è insita nei giovani, ma l’influenza di Don Bosco fa sì che questa diventi patrimonio di tutti, a qualunque età.
Prima di proporvi l’intervista a Don Luigi Perelli, Direttore della Casa Salesiana di Alcamo, e a Don Orazio, non possiamo non pubblicare un pensiero di Don Bosco in riferimento ai suoi sogni, elementi cruciali del suo pensiero e della sua azione concreta: “Le cose che vedo accadere nei sogni mi caricano di responsabilità immensa. Essi contengono presagi, rivelazioni, annunci di morte, ma anche la via da percorrere e il modo“.