Nei giorni scorsi è iniziato il processo a carico di Airgest, azienda che è legata all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani-Birgi, ed in particolare la sua gestione finanziaria (leggi anche la notizia che è stata pubblicata da AVIONEWS). Uno degli aspetti su cui sta focalizzando l’attenzione la magistratura siciliana è quello della falsa iscrizione in bilancio dei costi relativi al co-marketing, sfruttati per garantire la permanenza nello scalo del vettore aereo low-cost Ryanair. Il processo si riferisce a 15 dipendenti che tra il 2008 e il 2018 hanno svolto il ruolo di amministratori e componenti del collegio dei revisori. Il reato che si contesta è quello del falso in bilancio per quel che riguarda il biennio 2014-2015 e la prima udienza ha riguardato questioni preliminari, in particolare la costituzione delle parti civili (nello specifico i comuni di Castelvetrano e Pantelleria). Il tribunale trapanese si è riservato di decidere sulla richiesta di estromissione delle stesse parti civili e la prossima udienza è stata fissata per il prossimo 25 marzo. Tra gli indagati figura anche il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, chiamato a rispondere di peculato per l’utilizzo di addizionali comunali, anche se la sua posizione viene definita marginale. L’inchiesta è stata avviata in seguito ad una denuncia del Movimento Cinque Stelle e coordinata dal sostituto procuratore Rossana Penna. Proprio di recente sono stati definiti gli accordi per portare un nuovo vettore aereo in questo aeroporto, vale a dire Lumiwings.
fonte avionws.it