Salemi, liberare Patrick Zaki. Ok a mozione cannabis terapeutica

Tenere alta l’attenzione sulla vicenda di Patrick Zaki e continuare il pressing per la liberazione dello studente egiziano dell’Università di Bologna arrestato il 7 febbraio 2020 nel suo Paese. Questo il senso dell’Ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Salemi, che invita le autorità preposte “a mobilitarsi per conferire la cittadinanza italiana a Zaki, simbolo – si legge nel documento – di una vita impegnata nella conoscenza, nella tutela e nel rispetto dei diritti di tutti, a partire da chi questi diritti li vede costantemente violati e non riconosciuti”. L’ordine del giorno, presentato dal gruppo di maggioranza ‘Salemi 2024’, sottolinea il sentimento di “condanna di qualsiasi violenza e sopruso, e di qualsiasi mancato rispetto dei diritti base dell’uomo – si legge – condivisi storicamente nella nostra città”. “Mi congratulo con il gruppo ‘Salemi 2024’ per la presentazione dell’Ordine del giorno e con i componenti del consiglio comunale che hanno dato il loro voto favorevole – afferma il sindaco di Salemi, Domenico Venuti -. Il nostro dovere è di continuare a tenere alta l’attenzione sulla vicenda di Patrick Zaki e di non smettere di vigilare sul rispetto dei diritti di tutti”.
Il consiglio comunale ha poi approvato una mozione con cui impegna l’Amministrazione ad attivare la Direzione sanitaria dell’Asp per agevolare l’utilizzo di preparati medici a base di cannabis ad uso terapeutico. L’obiettivo della mozione è anche quello di spingere per l’apertura di un tavolo tecnico regionale che affronti i nodi della rimborsabilità e dell’approvvigionamento dei preparati.
L’assemblea ha infine dato il via libera a un atto di indirizzo con cui esprime la sua “completa contrarietà, presente e futura, a istituire sul territorio della provincia di Trapani un Deposito nazionale di rifiuti radioattivi”. Una posizione in linea con la netta contrarietà già espressa al riguardo dalla giunta Venuti nel mese di gennaio.

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