Sulla richiesta di concessione demaniale marittima trentennale della Renexia S.pA per un Parco eolico off shore con spazio acqueo di 18.505.195,00 mq ricadente nello Stretto di Sicilia, arrivano le osservazioni dell’Ordine degli Architetti di Trapani, che precisa, in una nota stampa, di intervenire “nella qualità di portatore di interessi diffusi”, poi sottolinea la “non più procrastinabile la transizione energetica/ecologica del Paese Italia” e di condividere le considerazioni del WWF Italia, Ente Gestore della Riserva Naturale Orientale delle Saline di Trapani e Paceco, che tra le altre cose ha chiesto di effettuare le procedure VIA, VINCA e VAS, poi sottolineando che la rotta è tra gli attraversamenti di superficie marina più ampi al mondo affrontati da milioni di uccelli migratori terrestri, infine ribadendo anche l’impatto che avrebbe sulla componente marina. Sempre l’Ordine ha poi, inoltre, affermato di condividere anche le considerazioni de “gli Amici della Terra Club di Trapani”, che in un documento rimarcano che questo progetto “rischia di compromettere la bellezza del paesaggio marino”, area che è interessata “dall’istituzione del previsto Parco Nazionale delle Egadi e del Litorale a trapanese, uno dei 4 parchi nazionali previsti in Sicilia” e dove “avvenne la battaglia delle Egadi”.
Poi il documento dell’Ordine scende nel particolare delle osservazioni, mettendo in evidenza “le dimensioni del progetto di Parco eolico Off Shore in oggetto previsto in parte nel Canale di Sicilia, a circa 16 miglia nautiche dall‘isola di Marettimo (ricadente nell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi) e altra più consistente parte nella Piattaforma continentale italiana, con richiesta di concessione demaniale marittima trentennale da parte di Renexia S.p.A. (18 milioni e mezzo mq di specchio acqueo con previsione dell’installazione di 190 turbine eoliche flottanti, cadauna di campo visivo di 0 250 m per h 150 m).
“A nostro avviso, lo studio e valutazione di impatto ambientale ai sensi del D.Lgs 152/2006 e s.m. e i. deve contenere anche i principi fondativi della Legge n.14 del 9 gennaio 2006 che ha recepito la Convenzione Europea del Paesaggio adottata dal Comitato dei Ministri della Cultura e dell‘Ambiente del Consiglio d’Europa il 19 Luglio 2000,sottoscritta a Firenze Il 20 Ottobre 2000 e il Decreto Legislativo 26 marzo 2008, n. 63 recante ulteriori disposizioni integrative e correttive del O. L. 22 gennaio 2004. n. 42 in relazione al paesaggio. CGURI n. 84 del 9–4–2008) e s. m. e i.
“Osservazione, questa, in quanto l’opera prevista interviene pesantemente sugli ecosistemi della Sicilia Nord Occidentale e il cui progetto fuori scala geografica (3).non considera il valore del Paesaggio quale componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, l‘espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e la naturale e fondamentale identità del luogo, rispetto alla vocazione frontaliera e alla storia della Sicilia nel contesto dell‘Area Euro–Mediterranea”.