Abbracci e baci

Mafia, processo “Scrigno”, ripercorse in aula le intercettazioni sulle elezioni a Campobello di Mazara: gli incontri tra l’on. Ruggirello ed i mafiosi. 

E’ ripreso oggi in Tribunale a Trapani il processo scaturito dal blitz antimafia dei Carabinieri denominato “scrigno”. A rispondere alle domande del pm Gianluca De Leo, della Procura distrettuale di Palermo, è stato l’ex comandante del nucleo investigativo del reparto provinciale dell’arma, maggiore Diego Berlingieri. In particolare l’esame dell’investigatore si sono concentrate sulle intercettazioni condotte dai Carabinieri nel periodo durante il quale si svolgevano a Campobello di Mazara le elezioni amministrative del 2015. Durante la campagna elettorale i Carabinieri riuscirono con le intercettazioni a monitorare l’attività dell’on. Paolo Ruggirello, oggi presente in aula, all’epoca deputato regionale e oggi tra gli imputati accusati di associazione mafiosa. Nonostante l’accortezza di certuni, convinti che fossero in corso attività investigative, i militari riuscirono a seguire le evoluzioni a favore di alcuni candidati e in particolare di quelli sostenuti dall’area politica che si era raccolta attorno al parlamentare trapanese. In una circostanza, ha evidenziato Berlingieri, Ruggirello ebbe anche ad incontrarsi con il mafioso Vincenzo La Cascia, e come si è sentito dire al castelvetranese Lillo Giambalvo (il consigliere comunale di Castelvetrano che intercettato in una occasione di vantava dei suoi buoni rapporti con la famiglia mafiosa dei Messina Denaro e della buona considerazione che lo univa al latitante Matteo Messina Denaro) in quella occasione ci furono “abbracci e baci”. <<…perché l’altro giorno mio zio (La Cascia Vincenzo ndr) ..con Mariella Tripoli, c’era Paolo Ruggirello si è fermato si sono abbracciati si sono baciati (con La Cascia Vincenzo ndr) … me ne vado che è meglio che me ne vado …inc.. mio zio… perché ah .. a colpo sei indagato fazzu che ti immagini ..un secondo … questa è la storia è…>>. Ruggirello fu monitorato in occasione di incontri nel bar MacOne di Filippo Sammartano e proprio Giambalvo lo invitò, causa le indagini in corso, a non frequentare molto quel bar per i suoi incontri. A risultato elettorale acquisito, dopo la elezione a consigliere di alcuni suoi candidati, fu intercettata una conversazione tra Paolo Ruggirello e il mafioso di Paceco, suo amico, Carmelo Salerno. Ruggirello si trovava proprio nel bar di Filippo Sammartano a festeggiare l’elezione del sindaco, Giuseppe Castiglione, indicandolo come “il nostro candidato è salito”. Ruggirello quindi chiamava Salermo per comunicargli il risultato elettorale e passava il telefono a Filippo Sammartano che a sua volta parlando con Salerno gli diceva, “lei è stato servito come merita”. La lista sostenuta da Ruggirello era quella denominata “Articolo 4″ e a questa lista faceva riferimento l’eletto sindaco Castiglione. Elezioni quelle svoltesi a Campobello di Mazara dove notevole è stato l’apporto di Cosa nostra. E secondo gli investigatori dell’Arma l’on Ruggirello sarebbe stato ben consapevole del ruolo dei mafiosi. Ci sono in proposito le parole di Filippo Sammartano: .il più serio politico (Ruggirello ndr) che abbiamo nella provincia di Trapani …(…)… il Santo della provincia di Trapani… a me interessa di portare l’”Articolo 4” stop! si ma a me interessa di portare l’Articolo 4, ti ho detto a me interessa di portare l’Articolo 4 perché io ti ho detto… mi interessa perché è legato a persone che conosco vicino a Noi per stare “amici” stop!..”. In altra intercettazioni poi è ancora Giambalvo a spiegare, parlando con Gaspare Lo Grasso, l’apporto di Cosa nostra nella raccolta dei voti, a Campobello di Mazara come sarebbe accaduto a Castelvetrano: <<…tu che pensi che i 195 voti miei vengono dal cielo? Non viene di portafoglio, vengono da amici! Tu non lo hai capito come non lo ha capito nessuno, vengono da amici, da amici che io ho rispettato e che ho voluto bene hai capito? Perché tu non devi pensare che è così semplice prendere 195 voti …>>. <<…la mafia con Felice fù! E dove si mettono loro, la massoneria, dove… se i voti della massoneria vanno ad un Sindaco candidato il Sindaco candidato viene eletto! Mettitelo nel cervello tu, te lo devi mettere nel cervello!…>>. Ed è ancora Giambalvo ad avvertire Ruggirello di stare attento ai contatti con Sammartano, “lui ha avuto una imputazione tinta”. L’audizione di Berlingieri proseguirà alla prossima udienza fissata per il 20 maggio.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.