Qualche cittadino aveva segnalato, via social, la bruciatura di rifiuti sulla spiaggia di Alcamo Marina e lamentato l’odore di bruciato, ma la dita che si occupa della pulizia ha rassicurato che non sono stati bruciati rifiuti incondizionatamente, ma solo sfalci di canneto. Scatta la polemica.
ALCAMO. Bruciati alcuni cumuli di sfalci di canneto presenti sulla spiaggia di Alcamo Marina, ad operare gli operai della ditta che si occupa della pulizia della spiaggia (Ciclat-Roma Costruzioni), che in un post sottolinea “previa autorizzazione rilasciata dalle autorità competenti”. Questa precisazione è stata dettata da “immagini che ritraggono una barca e altri rifiuti oggetto di incendio”, si legge sempre nel post della ditta, che precisa: quei video “riguardano fatti antecedenti al servizio dei nostri operatori. Infatti quanto segnalato nei post era già presente nel momento in cui oggi è stata avviata l’attività nello spazio prossimo a quello in cui insistono i rifiuti incriminati”.
Una vicenda che certo non è andata giù a Roma Costruzione, infatti ha parlato di “forma di campagna diffamatoria” e dopo aver sottolineato “la legittimità dell’operato e l’assoluta estraneità a qualsiasi altra forma di incendio”, ha invitato “le pagine che hanno diffuso quanto sopra, denigrando la società, a rettificare il contenuto della nota nonché a desistere da qualunque forma di campagna diffamatoria che possa interessare la nostra società”.
Le reazioni
In un post social Fratelli d’Italia Alcamo aveva segnalato la questione affermando: “Apprendiamo dai residenti di Alcamo Marina che la ditta di raccolta rifiuti sta provvedendo a pulire la spiaggia e a bruciare i detriti raccolti, creando un serio impatto ambientale a causa dei fumi tossici, derivati anche da materiale plastico”. Poi sempre Fratelli d’Italia ci ha dichiarato: “Chiediamo che si faccia luce sulla questione e certi della buona fede della ditta chiediamo l’esibizione dell’autorizzazione”.
Ad intervenire sulla questione anche l’ambientalista Massimo Fundarò, che in un video pubblicato su un social afferma: “Avrei voluto festeggiare la pulizia della spiaggia di Alcamo Marina, finalmente dopo otto anni viene pulita ad Aprile, però in seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini mi trovo qui (spiaggia di Alcamo Marina) a denunciare una grave violazione di norme ambientali: la ditta che ha l’appalto per la pulizia della spiaggia ha raccolto le canne provenienti dal mare, le ha accumulate e le ha bruciate, una pratica non consentita dalla legge, il decreto legislativo 116 del 2020 proibisce assolutamente questa pratica, quindi se si conso state autorizzazioni dalle autorità competenti siano state illegali”.
Fundarò inoltre da notizia che “se non si pone fine a questa violazione sarò costretto a presentare denuncia formale alle autorità competenti”.
L’ambientalista critica anche l’Amministrazione, nel particolare dichiara: “ritengo grave che l’Amministrazione di Alcamo non abbia controllato e seguito le norme e la normativa alla salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini”.
Video, immagini realizzate giorno 21 Aprile 2021