Il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero interviene sullo stupro compiuto ai danni di una 18enne
La cronaca quotidiana propone ragazzi e giovani, prevalentemente maschi, protagonisti di gesti sconsiderati di violenza, per lo più all’interno di quella che viene chiamata, con espressione truce, violenza di branco. La divulgazione di tali episodi da parte degli organi di informazione e il tam tam sui social raramente è accompagnato da una seria riflessione sugli stessi. Si reagisce momentaneamente e in modo emotivo e tutto finisce lì, con una sensazione di ineluttabilità desolante. È necessari e urgente, invece, rendersi conto e capire le ragioni di questi comportamenti, soprattutto per individuare responsabilità e rimedi.
Responsabilità
È fin troppo facile uscirsene sbrigativamente dicendo che le giovani generazioni sono senza valori e senza aspirazioni, che trattano la vita delle persone, e delle donne in particolare, alla stregua di una fumata di canne. Tutto ciò nasconde abilmente le gravi responsabilità degli adulti, incapaci di testimoniare valori e di accompagnare con la fatica educativa la crescita di ragazzi e adolescenti. E non è una ragione valida dire che tutto ciò è assai complicato e difficile, perché è stato sempre così; ma nel passato recente chi ci ha preceduto ha saputo onorare questa missione. Onestamente si impone un’ammissione di colpa e una inversione di tendenza al fine di ridare senso alle relazioni interpersonali, colorandole di attenzione e di rispetto e sostenendole con il dialogo tra le generazioni perché nessuno possa ritrovarsi solo di fronte all’avventura quotidiana della vita.
*Vescovo di Mazara del Vallo e delegato per il Dialogo della Conferenza Episcopale Siciliana