PARTINICO. Una scena grave e che mette in evidenza un contesto culturale di degrado in cui si svolgeva lo spaccio: “Conta i soldi, guarda quanti sono”, così un nonno pusher si rivolgeva alla nipotina di nove anni ch’era con lui in macchina, inoltre sempre lo stesso invitava la nipotina a metterli in tasca. Erano proventi di spaccio della droga, ma a fermare tutto la Polizia di Partinico che aveva inserito una microspia nell’auto. Un’operazione senza sosta, giorno e notte, che ha portato a trenta arresti.
Un’inchiesta che ha portato a smantellare piazze della droga gestite da alcuni pusher che dalla provincia di Palermo si erano allargati a quella di Trapani.
Un sistema quello utilizzato dai pusher che vedeva al centro la cocaina offerta a prezzi concorrenziali e con vere e proprie campagne di marketing, con agamenti a rate e consegne a domicilio. Ma naturalmente chi sgarrava veniva punito.
Uno scenario dicevamo grave, anche perché molti clienti erano di giovane età e poi da rimarcare la giovanissima età della nipotina del pusher.
L’operazione ha portato ad 11 persone in carcere, 15 ai domiciliari, 4 hanno l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.