Corruzione, Appello ribalta sentenza di primo grado: assolto imprenditore del settore della ristorazione
PALERMO. È stato assolto dalla prima sezione della Corte di appello di Palermo l’imprenditore castellammarese Rugeri Diego, accusato dal reato di corruzione. Secondo i Giudici di Appello “il fatto non sussiste”.
I fatti risalgono al 3 luglio 2013, allorquando Rugeri Diego, imprenditore operante nel campo della ristorazione, secondo la tesi d’accusa, avrebbe consumato un accordo corruttivo con Lo Meo Roberto, dipendente della società Pubblica Sviluppo Italia Sicilia SpA, società partecipata dall’agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa e l’attrazione di investimenti, al fine di agevolare la definizione della procedura di finanziamento a favore della ditta “Dolce e Salato”.
In primo grado lo stesso era stato condannato alla pena di un anno di reclusione oltre che alla interdizione a contrarre con la Pubblica Amministrazione.
La Corte di Appello, invece, accogliendo la tesi dei difensori, avvocati Baldassare Lauria e Laura Ancona, ha assolto l’imprenditore castellammarese e revocato la misura interdittiva ritenendo insussistente il fatto, e stabilendo pure la inutilizzabilità di alcune intercettazioni dalle quali era scaturita l’indagine.