Manca l’avvocato, il giudice rinvia

“Mare Monstrum”, secondo troncone: non prende il via ancora l’udienza preliminare. Morace jr insiste per patteggiare

Ancora un rinvio per dare avvio all’udienza preliminare dinanzi al giudice Roberta Nodari, relativa ad un altro troncone dell’indagine giudiziaria “mare monstrum”, la cosiddetta tangentopoli del mare, inchiesta scaturita da una lunga investigazione dei Carabinieri di Trapani, e che nel 2017 portò ai clamorosi arresti dell’ex sindaco di Trapani Girolamo Fazio, dell’armatore Ettore Morace, tutti e due in capo ad una lista di super indagati da parte della Procura di Palermo anche per reati gravi come la corruzione. Mentre è in corso dinanzi al Tribunale di Trapani il processo nei confronti dell’ex deputato Fazio, davanti al giudice delle udienze preliminare è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per altri indagati, tra questi l’ex sottosegretario Simona Vicari. E’ quella parte di indagine che mette in evidenza le connessioni criminose tra dirigenti, funzionari regionali, politica, e armatori della Ustica Lines. E’ rimasta a Palermo la posizione che riguarda l’ex Governatore della Sicilia Rosario Crocetta, anche lui indagato, a Trapani le altre posizioni: oltre all’ex sottosegretario all’Economia, Vicari, l’ex dirigente regionale a capo del Dipartimento della Mobilità, Salvatrice Severino, l’armatore Ettore Morace (che ha chiesto il patteggiamento), Giuseppe Montalto, ex segretario particolare dell’allora assessore regionale Giovanni Pistorio, e la società Liberty Lines. Morace ha chiesto il patteggiamento dinanzi alle accuse di corruzione, favoreggiamento reale e traffico di influenze. Nell’udienza di oggi il gup Nodari avrebbe dovuto decidere in merito ma l’udienza è saltata. Uno degli indagati, Giuseppe Montalto si è ritrovato senza avvocato di fiducia, quello nominato si è nel frattempo cancellato dall’albo, e così mentre gli altri difensori hanno insistito per stralciare la posizione del Montalto, procedendo per gli altri indagati, il giudice ha nominato per Montalto un avvocato d’ufficio, rinviando l’udienza, senza stralciare alcuna posizione, al prossimo 6 settembre. Parte offesa in questo procedimento è il comandante Giuseppe Prestigiacomo, inviso a Ettore Morace che indusse Montalto ad adoperarsi per impedirne la nomina quale consulente della commissione Trasporti dell’Assemblea Regionale Siciliana. Montalto poi si sarebbe adoperato per indurre Morace jr a concedere favori “costosi” al giornalista Pietro Messina e all’odierna deputata regionale Marianna Caronia, quest’ultima beneficiò di una maxi liquidazione di fine rapporto di lavoro, da 100 mila euro, per un periodo lavorativo di appena sei mesi con la società di navigazione Siremar nel frattempo acquisita in società dai gruppi Franza di Messina e Morace di Trapani. I Morace, grazie ai loro rapporti con politici come Crocetta, Vicari e Fazio e alla connivenza di consulenti e funzionari della Regione, avrebbero così consolidato il proprio impero, intascando, attraverso le stime gonfiate delle compensazioni regionali, fondi che non avrebbe dovuto avere. La senatrice Vicari li avrebbe favoriti grazie a un emendamento alla Legge di Stabilità che abbassava l’Iva sui trasporti marittimi dal 10 al 4%: operazione che avrebbe portato un ammanco di 7 milioni nelle casse dello Stato. La Vicari avrebbe ricevuto un Rolex. Numerosissimi i casi di corruzione contestati all’ex dirigente Severino, che tra l’altro si occupava di Ustica Lines nonostante avesse la figlia dipendente della società armatoriale, circostanza che fu tenuta nascosta ai propri superiori.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.