SALEMI. Salemi punta sui fondi del Pnrr e sulle risorse annunciate dalla Regione Siciliana in favore dei comuni del Belice per dare corpo alle idee messe in campo negli ultimi anni sul fronte della rigenerazione del centro storico. È quanto emerso dalla due giorni di studio che si è svolta al castello normanno-svevo della cittadina trapanese, nel corso della quale è stato presentato ‘Riabitare Alicia’: lo studio di fattibilità per la riqualificazione della città antica di Salemi. Un lavoro finanziato con un bando della Fondazione Sicilia, presieduta da Raffaele Bonsignore, vinto dal Comune di Salemi e dal dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino, che da anni collaborano a un progetto organico di rigenerazione urbana del centro storico di uno dei Borghi più belli d’Italia.
La due giorni di convegno, che si è aperta con i saluti del sindaco di Salemi Domenico Venuti, ha riunito attorno a un unico tavolo rappresentanti delle istituzioni, partner scientifici del progetto e attori del territorio: l’obiettivo è stato quello di ragionare sul progetto portato a termine e sugli itinerari da percorrere per dare vita alle idee messe in campo dagli studenti del Politecnico di Torino che per mesi hanno studiato Salemi e le sue particolarità giungendo all’elaborazione di una idea di rigenerazione della parte antica della città. Uno studio condotto sotto la regia dei docenti Paolo Mellano, direttore del dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino, e Roberto Dini, responsabile scientifico del progetto, presenti entrambi alla due giorni di Salemi.
“Dopo una meticolosa fase di studio, condotta sapientemente dagli studenti e dai docenti del Politecnico di Torino, stiamo passando alla fase del reperimento delle risorse – ha affermato Venuti -. La strada è quella dei bandi che verranno messi a disposizione. Per il nostro centro storico – ha aggiunto il sindaco di Salemi – puntiamo a uno sviluppo sostenibile basato sulla su una rigenerazione intelligente dei luoghi: non un semplice risanamento urbanistico ma un ripensamento del ruolo del vecchio centro in base alle nuove esigenze e a possibili opportunità di sviluppo”. Decisiva, in questo percorso, la collaborazione tra il Politecnico di Torino e l’amministrazione comunale di Salemi attraverso l’assessorato al Centro storico, guidato da Vito Scalisi.
Nel corso della due giorni del castello di Salemi, che ha visto tra i partecipanti anche il direttore Generale della Creatività contemporanea del ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo Onofrio Cutaia, è emersa la possibilità di puntare su due strade per il reperimento delle somme necessarie: i fondi del Pnrr, che come spiegato dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini mette a disposizione un miliardo di euro per l’investimento sui borghi, e le risorse annunciate dalla Regione Siciliana (dieci milioni di euro complessivamente) per la riqualificazione urbana dei centri del Belice colpiti dal sisma del 1968. “Abbiamo dimostrato la serietà del nostro approccio – ha sottolineato ancora Venuti – mettendo in campo idee e progetti validi. A questo punto ci aspettiamo che Stato e Regione siano al nostro fianco per completare il percorso e vincere una delle sfide più importanti per il nostro territorio”. Nel corso del convegno spazio anche alle reti tra Comuni, tema discusso alla presenza di rappresentanti dei Borghi più belli d’Italia e della Rete dei Comuni sostenibili, presieduta da Valerio Lucciarini De Vincenzi.